Legge di stabilità. Le Regioni: “Certezze su fondo sanitario 2014. Deve arrivare a 109,9 miliardi"
14 NOV - Le Regioni sono pronte ad esprimere un parere positivo sulla Legge di Stabilità se il Governo accoglierà le loro proposte. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni
Vasco Errani, al termine della riunione dei governatori svoltasi stamattina in vista della Conferenza Unificata che oggi pomeriggio esprimerà il suo parere sul ddl stabilità.
Per la sanità in particolare la richiesta più forte delle Regioni, alla quale è anche vincolato il Patto per la Salute, è la certezza sul finanziamento del fondo sanitario 2014 che si chiede arrivi a 109,9 miliardi rispetto ai 107,9 attuali, con l'integrazione di quei famosi 2 miliardi realtivi al mancato gettito dei ticket che sarebbero dovuti scattare a gennaio del prossimo anno, poi cassati dalla Corte Costituzionale. Tra le richieste anche il rifinaziamento del piano per l'edilizia sanitaria con 5 miliardi nel triennio 2014-2016.
Incontrando i giornalisti al termine dell'incontro, Errani si è dimostrato comunque fiducioso su questo punto dando in sostanza per scontato che i 2 miliardi ci siano. Ma il giallo resta come
dimostra l'Odg che i senatori di maggioranza e opposizione della Commissione Igiene e Sanità hanno presentato e dove si chiede chiarezza al Governo perché, sostengono i senatori firmatari, "quei 2 miliardi non compaiono nelll'attuale testo del ddl stabilità".
Conclusa la Conferenza Unificata (vedi dichiarazioni al termine di Errani), si è svolta, alle 15.30, la Stato Regioni, che ha sancito l'intesa sui seguenti documenti di interesse sanitario all’ordine del giorno:
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“Schema di decreto recante “Nuove modalità per l’iscrizione dei dispositivi medico-diagnostici in vitro nel Repertorio dei dispositivi medici e per gli adempimenti relativi alla registrazione dei fabbricanti e dei mandatari di dispositivi medico-diagnostici in vitro”.
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“Schema di intesa tra Governo, Regioni e Province Autonome sulla proposta del ministero della Salute di ripartizione dei fondi di cui all’art. 6, co. 1, lett. C), legge 21 ottobre 2005, n. 219. Anno 2013” sull’attività trasfusionali e di raccolta del sangue.
Con il primo provvedimento si interviene sull'estensione ai dispositivi medico-diagnostici in vitro dell'iscrizione nella banca dati del ministero della Salute raccoglie le informazioni sulle altre tipologie di dispositivi medici. Lo schema di decreto prevede che i fabbricanti e i mandatari provvedano alla comunicazione di tutte le informazioni necessarie all’iscrizione dei dispositivi medico-diagnostici in vitro nel Repertorio del ministero della Salute, nonché del loro aggiornamento. Tali informazioni sono contenute in un apposito documento allegato allo schema stesso. Il numero identificativo che sarà assegnato in fase di iscrizione al repertorio sarà inoltre utile nelle comunicazioni per la vigilanza sugli incidenti.
Il ministero della Salute trasmetterà i dati sui dispositivi medico-diagnostici in vitro presenti nel Repertorio anche alla banca dati eruropea.
Quanto al riparto dei fondi per l’attività trasfusionali allo scopo di raggiungere gli obiettivi dell'autosufficienza, pari a 912.367 euro per il 2013, nello schema di decreto si tiene conto dell’indice di popolazione, che pesa per il 25%, dell’indice di efficienza relativa all’attività di raccolta, che pesa sempre per il 25%, e dell’efficienza nella gestione dei consumi di globuli rossi in relazione ai ricoveri totali, che pesa per il restante 50%.