Adeguare la normativa inerente alla verifica dell'assenza di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti, estendendola anche al personale sanitario. Questo l'impegno chiesto al Governo da due risoluzioni, una a prima firma Vietri (FdI) e l'altra Quartini(M5S), approvate ieri pomeriggio dalla Commissione Affari Sociali della Camera.
Il testo di FdI, in maniera molto concisa, chiede al Governo "l'adeguamento della normativa inerente alla verifica dell'assenza di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti, estendendo ai professionisti operanti a vario titolo nel settore dell'emergenza-urgenza e/o afferenti ai blocchi operatori la verifica sull'assunzione di dette sostanze, analogamente alle altre mansioni già previste non diversamente meritevoli di attenzione".
In maniera più articolata, la risoluzione del M5S, chiede all'Esecutivo di "eliminare le criticità emerse nell'attuazione delle norme e risolvere alcune disarmonie delle norme medesime, quale ad esempio la non chiara previsione della sottoposizione ai test e agli screening sull'abuso di sostanze psicotrope anche al personale sanitario e socio-sanitario, come è invece previsto per l'abuso di alcol"; e, al contempo, di "effettuare gli opportuni chiarimenti sull'assunzione di farmaci, identificando con maggiore precisione quali siano le sostanze psicotrope, escludendo con chiarezza i casi in cui gli operatori sanitari assumano sostanze per uso terapeutico".
Infine, ai aggiunge la richiesta di "valutare l'opportunità di porre in essere iniziative volte a promuovere azioni finalizzate a rafforzare il benessere organizzativo e la consapevolezza degli operatori sanitari, la formazione nell'autovalutazione, nella nocività delle sostanze, nella capacità di conoscere le regole e di capire i segnali e cosa fare quando un operatore sanitario mostra o ammetta di avere un problema di abuso di sostanze".