16 GIU - "Apprendiamo con soddisfazione dell’iniziativa dell’On.
Federico Gelli relativa all’interrogazione al Ministro della Salute sul tema dell’ampliamento ai medici di medicina generale della possibilità di prescrivere dei farmaci della classe quali gli inibitori di DPP-4, il cui profilo di efficacia e sicurezza è stato ampiamente dimostrati da studi clinici randomizzati e da studi di 'real life'. Da alcuni anni la Società Italiana di Diabetologia (SID) ha segnalato all’AIFA l’opportunità di ampliare la prescrizione di questa classe di farmaci per la cura del diabete mellito tipo 2 ad oggi fortemente limitata da stretti limiti di emoglobina glicosilata, il parametro che misura il buon controllo glicemico, escludendo così una considerevole porzione di persone con diabete che potrebbe beneficiare dall’uso di farmaci sicuri dal punto di vista cardio-vascolare e vantaggiosi perché non causano aumento di peso corporeo e ipoglicemie. Come SID siamo disponibili a formare i medici di medicina generale con corsi pratici sull’appropriatezza terapeutica degli inibitori di DPP-4 avendo come diabetologi acquisito una esperienza decennale sul loro uso al fine di una personalizzazione della terapia del diabete sempre più complessa".
Questo il commento di
Giorgio Sesti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia, all'interrogazione alla ministra Lorenzin presentata da
Federico Gelli (Pd).