25 GIU - C’è “scarsa consapevolezza diffusa di quanto fa male qualsiasi tipo di droga”. A dirlo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, intervenendo alla presentazione della relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. 

Per Mantovano bisogna rivedere anche l’opinione sulla cannabis: “Dal 2016 al 2023 i derivati della cannabis, che continua erroneamente e in modo assolutamente antiscientifico ad essere qualificato come leggero, vedono come percentuale media di principio attivo un passaggio dal 7,4% al 29%”.
E anche da parte delle famiglie si assiste a un atteggiamento sempre più di tolleranza nei confronti di cannabinoidi e alcol: “Sul fronte della prevenzione la componente famiglia è la più importante. Secondo uno studio recentemente condotto, due quinti dei genitori di studenti tra i 9 e i 14 anni - che frequentano 20 scuole di Roma - relativamente al consumo di sostanze cannabinoidi hanno un atteggiamento di tolleranza e la metà ritiene che consumo di alcol e cannabinoidi va contestualizzato prima di essere giudicato. Questo significa che bisogna lavorare molto per far aumentare la consapevolezza”. 

Per questo, secondo Mantovano, “la parola chiave che il governo ha scelto sin dall'iniziò è quella della prevenzione, che significa corretta informazione. È in corso da qualche giorno sui canali Rai una campagna di informazione, sono 9 spot con un linguaggio e immagini ritenuti adeguati a un target tra i 14 e i 16 anni che è quello più frequente di primo approccio alla sostanza”.