"Il Governo ci ha raccontato che l'estensione degli screening neonatali a malattie come la Sma", atrofia muscolare spinale, "sarebbe stata implementata ad aprile, con il nuovo nomenclatore tariffario e quindi l'aggiornamento dei Lea. Ora scopriamo che la loro entrata in vigore sarà rinviata all'anno prossimo, cosa già di per sé inaccettabile. Se nel calderone finissero anche gli screening neonatali, per i quali ci siamo battuti negli ultimi mesi e che, in attesa del provvedimento nazionale, siamo riusciti a far introdurre in moltissime regioni, sarebbe una vera beffa". Chiedono un chiarimento all'Esecutivo la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, e Lisa Noja, consigliera regionale di Iv in Lombardia.
"Gli screening neonatali - ricordano in una nota - sono strumenti fondamentali per assicurare una diagnosi tempestiva di gravi malattie rare ed evitare casi come quello di Ettore, il bimbo di 34 giorni morto a causa della Sma, che si sarebbe forse potuto salvare se la malattia fosse stata diagnostica in anticipo. Il rinvio dei Lea significa che viene rimandata anche l'estensione degli screening su tutto il territorio nazionale? Il Governo e il ministro Schillaci devono chiarire al più presto".
Non solo: "Non sappiamo nemmeno con quali risorse saranno coperti i prevedibili aumenti tariffari del nomenclatore - aggiungono Paita e Noja - che motiverebbero la proroga e quindi l'attesa ulteriore di tanti pazienti. E' in questo modo che il governo Meloni pensa di evitare il collasso della sanità pubblica?".