“Oggi è arrivato l’ennesimo allarme sul Pnrr e in particolare sulle risorse destinate alla sanità. E questa volta non arriva da una forza politica o da un’amministrazione locale, ma da un organo indipendente e autorevole come la Corte dei Conti. Solo ieri, davanti alle regioni che chiedevano conto del taglio di 1.2 miliardi destinati alla realizzazione di opere per la sicurezza sismica delle strutture ospedaliere del nostro Paese, il governo aveva negato l’evidenza, parlando di risorse recuperabili tramite il fondo per l’edilizia sanitaria. Il problema è che, a detta degli assessori regionali, non ci sono risorse libere in quel fondo, per non parlare del fatto che i bandi e in molti casi i cantieri sono già partiti. Questo spostamento di risorse, quindi, rischia il blocco dei lavori. Oggi, a dare ragione a noi e alle regioni e a sbugiardare il governo, arriva la Corte dei Conti, che mette nero su bianco che la rimodulazione dei fondi per la sanità prevista dal governo riduce l’ammontare complessivo delle risorse, incide sui programmi di investimento regionali già avviati e comporta il rinvio dell’attuazione dei progetti. In parole povere, dal governo sulla sanità arrivano solo tagli e rinvii”. Lo scrivono in una nota congiunta i Parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari Sociali di Camera e Senato.