"I dati sulle aggressioni a medici e personale sanitario continuano a crescere. Più di 16.000 casi, l’81% del personale sanitario dichiara di aver subito un’aggressione, quattro su cinque. Ad essere costantemente a rischio sono soprattutto medici, infermieri e operatori di Pronto soccorso e Psichiatria, dove si registra il maggior numero di episodi. Ma a far riflettere è il fatto che il 70% degli aggrediti non denuncia, da una parte per una forma di sfiducia verso le istituzioni e la giustizia, dall’altra scoraggiati dal dover affrontare spese legali e dover rivivere gli angoscianti momenti dell’aggressione.

Che cosa sta succedendo? Un fenomeno crescente da più di un decennio che necessita di interventi su più fronti, dentro e fuori il contesto puramente sanitario. Da un lato sicuramente, ed in modo improrogabile, urge il potenziamento degli organici e il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale sanitario, in particolare nell’urgenza e nella guardia medica. Sicurezza in primis, ma non solo. Da una parte serve una diversa e rinnovata organizzazione del lavoro e un rafforzamento qualitativo e quantitativo del front Office. Bene la procedibilità d’ufficio, ma siamo ancora lontani sul resto. Dall’altra serve far crescere rispetto e prestigio degli operatori, un’operazione culturale e di formazione. Preparare il personale e la dirigenza alla gestione del rischio e dei contesti potenzialmente conflittuali, attrezzare i presidi ad una rinnovata accoglienza e alla sicurezza per operatori e pazienti e attivare massicce campagne di comunicazione esterna per una maggiore consapevolezza della complessità e delicatezza del lavoro del personale sanitario che ricordiamolo si prende cura di noi. 

Rimane poi la questione di fondo, finanziare adeguatamente e sostenibilmente il SSN per procedere a quelle riforme della programmazione e del personale oramai ineludibili.Come vediamo, la Salute anche un tema di tenuta sociale per il Paese, una cartina di tornasole del rapporto di fiducia tra Stato e cittadini".

Lo dichiara Beatrice Lorenzin, vicepresidente del Gruppo PD, in occasione della Giornata Nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari.