“L'approvazione del Dl 51/23 (Dl Enti) fa finalmente giustizia sulla vicenda dei precari della ricerca sanitaria. Dopo anni di battaglie e mobilitazioni che ci hanno sempre visto protagonisti al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, salutiamo con soddisfazione la possibilità che, anche per questi professionisti indispensabili, si aprano le stesse prospettive di un lavoro a tempo indeterminato previste per gli altri precari pubblici”.
Lo scrive in una nota Funzione pubblica Cgil.
“Finalmente tutte le forze politiche hanno compreso l'enormità della discriminazione patita da ricercatori e collaboratori della ricerca sanitaria nel nostro paese. Ora – si legge nella nota - la nostra azione sindacale si concentrerà, con la stessa determinazione, dentro gli istituti di ricerca e gli istituti zooprofilattici, affinché nei piani assunzionali siano previsti i posti per la stabilizzazione dei precari”, conclude Fp Cgil.