18 DIC - “Esprimiamo soddisfazione perché le Regioni hanno accolto l’appello rivolto dalla nostra organizzazione insieme a decine di realtà del mondo civico, sottoscrivendo il Patto per la Salute e evitando così il rischio di vedere sfumare 3,5 miliardi di nuove risorse. Sono tre i punti fondamentali contenuti nel testo per garantire l’esigibilità dei diritti di salute dei cittadini e per salvaguardare i principi cardine del Servizio Sanitario Nazionale”, così
Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.
“Tra gli elementi importanti, la previsione di linee guida per migliorare la comunicazione, la trasparenza e il coinvolgimento dei cittadini in ambito sanitario. È stata infatti da noi più volte avanzata la necessità di ridare centralità alla partecipazione dei cittadini, anche attraverso la condivisione di una Matrice specifica per la messa a punto di processi partecipativi di qualità ed efficaci. In secondo luogo, il Patto punta a promuovere una maggiore omogeneità ed accessibilità dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria a livello territoriale. Chiediamo che si avvii subito il lavoro sulla definizione di un modello di riferimento per i servizi territoriali perché è la sfida centrale del SSN su cui si gioca una concreta ed efficace lotta alle disuguaglianze in ambito sanitario. In terzo luogo, un significativo traguardo del nuovo Patto è previsto nel superamento di una logica ottusa e limitante dei tetti di spesa, a cominciare dalle risorse per il personale, per le quali è previsto un incremento della percentuale di spesa dal 5% al 10% nel triennio 2020-2022, con la possibilità di un graduale aumento sino al 15 per cento”.
“Sarà nostro impegno”, ha quindi concluso Gaudioso, “a partire da domani, verificare che il Patto venga poi effettivamente applicato”.