Il neo eletto Comitato Centrale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) segna una scelta di continuità. Andrea Mandelli è stato confermato alla presidenza, Luigi D’Ambrosio Lettieri alla vicepresidenza, Maurizio Pace alla carica di segretario e Mario Giaccone a quella di tesoriere. New entry del Comitato Centrale sono Federico Realdon e Angela Daniela Musolino, Anna Olivetti nel Collegio dei Revisori dei Conti. Cambio di incarico per Andrea Giacomelli e Giuseppe Guaglianone, passati dal Collegio dei Revisori al Comitato Centrale. Percorso inverso per Roberto Pennacchio, passato dal Comitato Centrale al Collegio dei Revisori.
In uno speciale in onda su FOFI live, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani racconta gli obiettivi che intende perseguire durante il suo nuovo mandato. “Sarà un quadriennio nel quale ci impegneremo lungo il percorso già tracciato nel 2005 che, con tenacia, abbiamo portato avanti in tutti questi anni, soprattutto grazie all’impegno dei farmacisti italiani - commenta il Presidente Mandelli -. Consolideremo tutte le esperienze e le novità che abbiamo introdotto nella professione, volgendo sempre lo sguardo al futuro e cimentandoci in nuove sfide”.
Anche Mario Giaccone, tesoriere della FOFI, conferma l’intenzione di voler continuare “il processo di rinnovamento avviato dal Comitato Centrale durante lo scorso mandato. L’ingresso di due donne e il ringiovanimento dell’età media dei componenti di Federazione renderà le nostre decisioni più complete. Viviamo sull’onda di una rivoluzione che sta cambiando la nostra professione ed è quindi essenziale essere preparati al meglio’’.
‘’Come segretario della Federazione - aggiunge Maurizio Pace - il mio interesse principale è quello di offrire ai neo consiglieri del Consiglio Nazionale le giuste informazioni per gestire al meglio gli Ordini di cui sono diventati Presidenti o di cui sono stati riconfermati al vertice. Intendiamo offrire una performance di ottimo livello sulla gestione strutturale dell’Ordine e sugli eventuali problemi gestionali. Intendiamo anche proporre servizi che possano essere poi riversati agli iscritti sia in ambito amministrativo, che di competenze e formazione, fornendo indicazioni sugli sbocchi professionali e su eventuali migliorie da apportare alla professione”.
Il vicepresidente D’Ambrosio Lettieri è convinto che “utilizzando l’antica vocazione al servizio e la straordinaria flessibilità culturale che da sempre accompagna la storia dei farmacisti italiani, sarà possibile proseguire l’attività di politica istituzionale già avviata, creando sinergie ancora più efficaci tra la professione ovunque espletata, dagli ospedali ai servizi farmaceutici, nell’industria, nelle università e nel settore della ricerca, fino ad arrivare al territorio attraverso le farmacie di comunità”
‘’La scommessa - conclude il Presidente Mandelli - è quella di avere sempre un’idea nuova per continuare a far evolvere una professione che si è dimostrata essere centrale nel sistema sanitario nazionale’’.
21/02/2025