La corretta gestione dei medicinali veterinari è un elemento fondamentale per la tutela della salute animale e anche umana, come correttamente sancito dalla politica dell’approccio One Health, sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La dispensazione del farmaco veterinario gode di una normativa diversa rispetto al farmaco umano, ma è comunque una prerogativa del farmacista e della farmacia, fatte salve alcune ben definite eccezioni, come la consegna del medicinale da parte del medico veterinario in caso di necessità connaturate al suo intervento professionale ed allo scopo di iniziare la terapia.
“In questa, come in altre importanti situazioni, risulta fondamentale una continua interazione tra il farmacista e il medico veterinario, soprattutto se pensiamo che nelle case italiane vivono oltre 14 milioni di cani e gatti, oltre alle altre specie domestiche,” commenta Andrea Mandelli, presidente della Federazione nazionale ordini dei farmacisti italiani (FOFI), nel corso della quarta puntata di ‘Farma Talk’, il talk show di Fofi Live, la piattaforma informativa multimediale creata da Qs edizioni e dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). Accanto al presidente Mandelli hanno preso parte al talk show Gaetano Penocchio, presidente della FNOVI, la Federazione nazionale ordini veterinari italiani, Raffaella Barbero, Consigliere Nazionale FNOVI, Coordinatore GdL Farmaco FNOVI, GCT- PNCAR e Giovanni Re, Ordinario Farmacologia Veterinaria Università di Torino, membro GdL Farmaco della FNOVI, GCT-PNCAR.
La spesa per la cura degli animali continua a crescere in Europa, con un trend positivo per le vendite di medicinali veterinari. Secondo le rilevazioni di Animal Health Europe, gli acquisti di medicinali per animali hanno fatto registrare nel 2021 un aumento dell’8,82% in confronto al 2020, raggiungendo un valore di 7,4 miliardi di euro. Oltre 3 prodotti su 10 sono stati vaccini (32,6%), seguiti dagli antiparassitari (28,7%) e dagli antimicrobici (11,9%). “L’aumento delle vendite dei medicinali veterinari è un segnale positivo - spiega il presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio - soprattutto se si considera che il 70% delle malattie infettive emergenti sono zoonosi e, come tali, provengono dagli animali”.
In ambito veterinario, come in quello umano, è alta l’attenzione verso l’antibiotico resistenza, con ottimi risultati. Stando ai dati emersi da uno studio pubblicato congiuntamente dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), infatti, l’uso di antibiotici in ambito veterinario è calato, proprio in risposta all’emergenza in corso. “L’assidua collaborazione tra farmacisti e veterinari per una corretta dispensazione e somministrazione dei farmaci veterinari - conclude Mandelli - ha dunque un ruolo strategico per tutto il Paese, essendo in grado di garantire sia la salute degli animali, che quella umana”.
22/01/2024