Al secondo ‘Farma Talk’ su Fofi Live la farmacia dei servizi: attualità, orizzonti e proposte di sviluppo

Il presidente Mandelli: “Grazie all’istituzione della farmacia dei servizi, il farmacista supporta il cittadino in numerosi ambiti che riguardano la sua salute, a partire dalla prevenzione”. I farmacisti italiani sono già formati e pronti ad offrire una serie di servizi sanitari volti a ridurre il carico sugli ospedali e ad aumentare l’efficacia dell’assistenza territoriale. Il confronto con il direttivo Fofi.

La farmacia dei servizi è un’evoluzione dell’attività professionale nell’ambito delle cure primarie, istituita con molteplici obiettivi, tra cui intensificare i servizi territoriali, favorire la deospedalizzazione della sanità, ampliare il ruolo delle farmacie all’interno del Sistema sanitario nazionale. A sancire l’istituzione della farmacia dei servizi è stata la legge n. 69/2009. Si tratta di una legge molto importante che, da un lato, ha legittimato alcune attività che le farmacie già facevano da tempo e, dall’altro, ha ampliato il loro ambito di intervento.

Ma quali sono ancora le criticità da superare affinché, a distanza di 14 anni dalla sua istituzione, la farmacia dei servizi possa diventare una realtà capillarmente diffusa in tutta Italia? È questo l’interrogativo centrale attorno al quale prende vita la seconda puntata di “Farma Talk”, il talk show di Fofi Live, la piattaforma informativa multimediale creata da Qs edizioni e dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). A discuterne i principali esponenti del Comitato Centrale della Fofi: il presidente Andrea Mandelli, il vicepresidente Luigi D'Ambrosio Lettieri, il segretario Maurizio Pace e il tesoriere Mario Giaccone.

“Grazie all’istituzione della farmacia dei servizi il ruolo del farmacista non è più soltanto quello di dispensatore di farmaci, ma può supportare il cittadino in numerosi altri ambiti che riguardano la sua salute, in primis quello della prevenzione”, spiega il presidente Mandelli. Anche il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri, presente in parlamento quando la legge 69 è stata concepita e approvata, rimarca “la centralità della figura del farmacista “ulteriormente messa in evidenza dalla pandemia da Covid- 19, periodo durante il quale i farmacisti sono rimasti costantemente in prima linea per rispondere ai bisogni dei cittadini”, aggiunge il senatore.

Il modello della farmacia dei servizi era già stato sperimentato in alcune città d’Italia, come Torino, ancor prima che la legge approdasse in parlamento. «Supporto per migliorare l’aderenza terapeutica, screening per la prevenzione di alcune patologie come il diabete e l’ipertensione, sono solo alcuni esempi dei servizi offerti in alcune farmacie piemontesi già prima del 2009”, racconta il tesoriere Mario Giaccone. Servizi che oggi sono stati ulteriormente implementati anche in altre regioni d’Italia, “come la Sicilia, dove lo screening del colon retto – aggiunge il segretario Maurizio Pace – ha dato ottimi risultati. I farmacisti sono, dunque, già formati e pronti ad offrire una serie di servizi sanitari volti a ridurre il carico sugli ospedali e ad aumentare l’efficacia dell’assistenza territoriale. «È indubbio che per l’erogazione di tali prestazioni aggiuntive i farmacisti – conclude il senatore D’Ambrosio Lettieri – debbano ricevere gli adeguanti riconoscimenti”.



16/10/2023

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