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FarmaDays. Cabina estetica in farmacia
 
 
01 OTT - Nell’ottica di offrire un sistema integrato di servizi, vogliamo soffermarci sulla possibilità di ampliare le potenzialità del reparto dermocosmetico all’interno della farmacia mediante l’allestimento di un’area o cabina dermocosmetica dedicata alla cura e al benessere della persona. Del resto quello cosmetico è un settore in costante espansione. Più del 15% del mercato cosmetico nazionale è oggi distribuito in farmacia (dato Unipro dicembre 2011). Il settore della dermocosmesi, e in particolare le cure di bellezza offerte nel contesto degli esercizi farmaceutici, ha registrato, nonostante la crisi mondiale dei consumi, un tasso di crescita tra i più rilevanti degli ultimi anni, attestando a fine 2011 un incremento di 2,5 punti percentuali, rispetto all’anno precedente e un valore della produzione prossimo ai 1,6 milioni di euro. Un trend in aumento del 2,8% è previsto anche per il primo semestre 2012.
Il forte trend evidenziato dall’ambito farmaceutico, rispetto ai principali canali distributivi, ribadisce la fiducia che i consumatori riconoscono alla farmacia, esercizio in grado di esprimere livelli di specializzazione e cura del servizio superiori. Gli studi dedicati all’evoluzione comparto cosmetico attestano, inoltre, un generale incremento del consumo, arrivato a 9,1 milioni di euro nel 2011. Altrettanto significativo è il volume delle vendite, che registra una forte concentrazione nel Nord Italia dove vengono venduti il 40% dei prodotti per la cura della persona e il 50% di prodotti cosmetici utilizzati e venduti nei canali professionali (dati Istat 2010).
Questi indicatori avvalorano il ruolo trainante del settore cosmetico e delle cura di bellezza ed incoraggiano le farmacie a dedicare un’attenzione sempre più significativa sia ai prodotti, sia ai servizi offerti nell’ambito della bellezza e dell’estetica. La farmacia, infatti, si configura al consumatore quale luogo privilegiato nel quale trovare risposte competenti e professionali in termini estetici e dermatologici. In farmacia, il cliente cerca prodotti specializzati al mantenimento e ripristino della salute, ma anche trattamenti personalizzati eseguiti da personale altamente qualificato.
Tale possibilità di sviluppo, affacciatasi recentemente nel panorama farmaceutico, rappresenta una preziosa opportunità non solo per le farmacie stesse, ma anche per le imprese e i centri di ricerca impegnati nei settori della medicina estetica e delle biotecnologie cosmetiche, dei prodotti per la cura della pelle, nonché per i professionisti dell’estetica e del make-up.
L’utilizzo di strumenti ad alto impatto tecnologico consente, inoltre, di risolvere quasi tutti gli inestetismi senza ricorrere alla chirurgia invasiva, fattore questo che incoraggia ulteriormente la diffusione di soluzioni innovative in farmacia.
La normativa di riferimento per i servizi di estetica. Il decreto di attuazione della disciplina dedicata alla definizione delle caratteristiche tecnico-dinamiche e delle modalità di esercizio dei dispositivi elettromeccanici per il settore estetico (Decreto ministero dello Sviluppo economico 12/05/2011 n. 110 - G.U. 15/07/2011 n. 163 - Regolamento di attuazione dell’art. 10, comma 1, della legge 4 gennaio 1990, n. 1), apre a nuovi campi di applicazione e investimenti a servizio delle esigenze del consumatore. Il decreto di attuazione della disciplina dedicata alla definizione delle caratteristiche tecnico-dinamiche e delle modalità di esercizio dei dispositivi elettromeccanici per il settore estetico (Decreto ministero dello Sviluppo economico 12/05/2011 n. 110 - G.U. 15/07/2011 n. 163 - Regolamento di attuazione dell’art. 10, comma 1, della legge 4 gennaio 1990, n. 1), apre a nuovi campi di applicazione e investimenti a servizio delle esigenze del consumatore.
La normativa, infatti, disciplina:
- i criteri di sicurezza e delle specifiche tecniche delle attrezzature in uso (uniformati secondo standard certificati e armonizzati alle direttive comunitarie);
- i criteri di natura igienico-sanitaria degli spazi dedicati ai trattamenti e le modalità di erogazione dei servizi.
Per essere autorizzate all’attività di estetista, le farmacie devono ottenere l’approvazione di Comuni e Asl competenti. Questo aspetto, troppo spesso, rappresenta un problema e capita che i titolari si scontrino con le differenti interpretazioni e la rigidità di taluni uffici che faticano a vedere la creazione di una cabina estetica in farmacia. Così, a volte, la procedura viene rallentata da pretese legittime come la presenza di un bagno riservato al reparto di estetica, di uno spogliatoio per l’operatrice, di una sala di attesa dedicata; e da richieste talvolta meno ortodosse. Per ovviare a queste difficoltà, la farmacia deve avere ben chiari gli adempimenti prima di contattare gli uffici del Comune e della Asl competenti sul territorio. Risulta a tale proposito utile conoscere la Legge 1/90, che richiama, tra le altre cose, il fatto che gli esercizi che si dedicano all’attività di estetista si debbano adeguare al regolamento comunale.
Il decreto 110/11, con il relativo elenco delle attrezzature utilizzabili dall’estetista, e la citata Legge 1/90 sono consultabili sul sito www.farmadays.it.
Occorre ribadire che, sulla base della normativa di riferimento, i servizi estetici saranno svolti in modo ancor più controllato se ad offrirli saranno professionisti qualificati che operano in ambiti altrettanto qualificati. Questo è il vero punto di forza della farmacia che, come diverse indagini hanno confermato, è ampiamente riconosciuta dai cittadini in termini di affidabilità.
Un ulteriore fattore che ricopre un ruolo strategico nella diffusione di cabine dermocosmetiche in farmacia risiede nella complementarietà del servizio offerto che, per la natura stessa della sua collocazione, coniuga le prestazioni professionali di un centro estetico, a quelle salutistiche e terapeutiche della farmacia. A conferma di questo, citiamo una recente microindagine svolta dall’ufficio mar- keting di Novavision Group - Project team Beauty in Pharma su un campione limitato di possibili clienti. Il sondaggio ha evidenziato che 7 intervistati su 10 preferirebbero svolgere trattamenti di estetica applicata (radiofrequenza, elettroveicolazione e/o luce pulsata) in farmacia rispetto ad eseguire lo stesso tipo di trattamento in un esercizio puramente estetico. Questo dato è determinato dalla fiducia e dal rapporto che il cliente ha con la sua farmacia di riferimento.
Esistono diverse realtà che offrono alla farmacie le apparecchiature necessarie per allestire una cabina estetica di qualità. Tra queste abbiamo chiesto a Novavision di illustrarci in cosa consiste la soluzione “Beauty in Pharma”. Flavio Peralda, presidente e amministratore delegato del gruppo, ci ha illustrato come la proposta sia declinata in un complesso di apparecchiature tecnologiche di avanguardia ideate per un’area di dermocosmesi che integri differenti servizi dedicati alla cura e al trattamento degli inestetismi della pelle: “La convergenza e la reciprocità di differenti dispositivi dedicati ai trattamenti estetici (luce pulsata Hppl, radiofrequenza quadripolare, sistemi integrati di ultima generazione con annessa possibilità di telemedicina) consente di ottimizzare la qualità e l’efficacia delle prestazioni offerte, fra le quali si annoverano: cura degli inestetismi della cellulite, microlifting del seno e del décolleté, innalzamento del tono ed elasticità al derma, miglioramento della texture della pelle, foto epilazione permanente, foto ringiovanimento e trattamento dell’acne”.
Le aree di intervento nel settore dell’estetica in farmacia sono dunque molte e non mancano le aziende pronte a supportare il farmacista. Occorre che ciascun esercizio compia un’attenta riflessione rispetto a quale area dei servizi sviluppare. Gli investimenti sono importanti: non si può sbagliare. Tuttavia, si aprono spazi e possibilità davvero interessanti.
 
01 ottobre 2012
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