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Salute mentale, prevenzione e farmaci: a Varsavia la riunione informale dei ministri della Salute dell’UE
A presiedere i lavori è stata la ministra polacca della Salute, Izabela Leszczyna, che ha accolto i colleghi europei incluso il ministro Orazio Schillaci insieme al commissario europeo per la Salute e il benessere animale, Olivér Várhely, il quale ha elogiato la Polonia per la scelta di temi cruciali durante il suo semestre di presidenza.
26 MAR -

“Piccole azioni oggi per grandi cambiamenti domani”: si è conclusa oggi la riunione informale del Consiglio EPSCO dei ministri della Salute dell’Unione Europea, tenutasi a Varsavia sotto la presidenza polacca del Consiglio UE. Al centro del dibattito: la salute mentale di bambini e adolescenti, la promozione della salute e la prevenzione delle malattie, oltre alla sicurezza dell’approvvigionamento farmaceutico. A presiedere i lavori è stata la ministra polacca della Salute, Izabela Leszczyna, che ha accolto i colleghi europei incluso il ministro della Salute italiano Orazio Schillaci, insieme al commissario europeo per la Salute e il benessere animale, Olivér Várhelyi. Quest’ultimo ha elogiato la presidenza polacca per aver selezionato “i tre temi chiave che plasmeranno il futuro dell’Europa nei prossimi cinque anni, se non oltre”.

Várhelyi ha sottolineato come la sicurezza dell’approvvigionamento farmaceutico, già emersa con forza durante la pandemia, continui a rappresentare una priorità. “Questo problema esiste da tempo in molte parti d’Europa, ma ora abbiamo sul tavolo una proposta concreta da parte della Commissione per risolvere un fallimento strutturale del mercato”, ha dichiarato. La proposta mira a garantire che ogni cittadino europeo possa ricevere i medicinali di cui ha bisogno, dove e quando ne ha bisogno. Secondo il Commissario, è fondamentale creare un mercato farmaceutico europeo più stabile e attrattivo, capace di incentivare la produzione anche all’interno del continente o nei paesi candidati all’adesione. Un punto chiave sarà anche la revisione della legislazione farmaceutica dell’UE, ormai ventennale: “Confidiamo che la Presidenza polacca possa portare avanti l’intesa in seno al Consiglio su questo dossier”.

Ampio spazio è stato dedicato anche alla prevenzione delle malattie non trasmissibili, come tumori e patologie cardiovascolari, principali cause di morte prematura in Europa. “Oltre due terzi dei decessi prematuri nel nostro continente sono dovuti a queste due patologie”, ha ricordato Várhelyi, sottolineando che circa il 70% potrebbe essere evitato con stili di vita più sani e un miglior accesso alla prevenzione. L’attenzione si è poi spostata sulle nuove generazioni, sempre più colpite da obesità e diabete. “Negli ultimi dieci anni, il numero di giovani con queste condizioni è raddoppiato. Parliamo del 20% della popolazione giovanile. Se non agiamo ora, tra 10-15 anni ci troveremo con un’intera generazione affetta da malattie cardiovascolari”. Da qui la proposta della Commissione per un Piano europeo sulla salute cardiovascolare, basato su prevenzione personalizzata, medicina predittiva e uso intelligente dei dati e dell’intelligenza artificiale.

Un altro pilastro della discussione è stata la salute mentale dei giovani nell’era digitale. “Questo è un tema prioritario del nostro programma politico”, ha affermato Várhelyi. Il commissario ha citato i dati dell’OMS e ha lanciato l’allarme: “Oltre il 22% dei giovani europei passa più di quattro ore al giorno davanti a uno schermo, e i casi di aggressività online sono raddoppiati nell’ultimo decennio. Questo ha un impatto devastante sulla salute mentale. Non possiamo permetterci di perdere un’intera generazione”, ha aggiunto, invitando a coinvolgere tutti gli attori del sistema, comprese le piattaforme digitali, per contrastare il cyberbullismo e promuovere ambienti virtuali più sicuri. Accanto alle sessioni plenarie, la giornata ha visto numerosi incontri bilaterali tra la presidenza polacca e delegazioni di Norvegia, Italia, Francia, Spagna, Danimarca, Svezia, Germania e Repubblica Ceca. Il testimone ora passerà alla Presidenza danese, con l’auspicio, espresso da Várhelyi, che i dossier aperti – in primis la salute mentale – vengano portati avanti con lo stesso impegno.

26 marzo 2025
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