Stabile l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella sedicesima settimana del 2024, l’incidenza è pari a 4,8 casi per mille assistiti (4,7 nella settimana precedente). Nella sedicesima settimana del 2024 i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 282.000, per un totale di circa 14.399.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. È quanto emerge dall’ultimo bollettino RespiVirNet curato dall’Iss.
Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 14,0 casi per mille assistiti in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (13,7 nella settimana precedente).
Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori (maggiori dettagli nel Rapporto Virologico 2024-16).
In Toscana, Puglia e Basilicata l’incidenza delle sindromi simil-influenzali raggiunge la soglia basale.
Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet.
Durante la settimana 16/2024, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 2,4%, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (2,0%).
Dall’inizio della stagione, i virus influenzali di tipo A risultano largamente prevalenti (91,5%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.
La circolazione dei virus respiratori risulta nel complesso in diminuzione. Tra i campioni analizzati della settimana 16/2024, 12 (0,9%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, 9 (0,7%) per RSV, mentre 403 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 165 Rhinovirus, 111 Metapneumovirus, 56 virus Parainfluenzali, 34 Adenovirus, 23 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2 e 14 Bocavirus.
La co-circolazione di diversi virus respiratori contribuisce a determinare il valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) registrato nella settimana 16 (4,8 casi per mille assistiti, come riportato nel Rapporto epidemiologico RespiVirNet del 26/04/2024), tra cui in particolare Rhinovirus e Metapneumovirus.