Nell'ultima indagine condotta dall'Istituto superiore di sanità, la variante d’interesse secondo gli organismi internazionali, JN.1 si conferma predominante, con una prevalenza nazionale stimata pari al 71,7% (77% nella precedente indagine di gennaio 2024). A livello internazionale, JN.1 risulta prevalente e la sua diffusione è ancora in crescita.
In base alle evidenze disponibili, JN.1 non sembra porre rischi addizionali per la salute pubblica rispetto agli altri lignaggi co-circolanti. Contestualmente, si continua ad osservare una co-circolazione di ceppi virali riconducibili a XBB, ed in particolare alle varianti XBB.1.5 e EG.5.
Nell’attuale scenario, scrive l'Iss, "è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la diffusione delle varianti virali, e in particolare di quelle a maggiore trasmissibilità e/o con mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta immunitaria".