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Nel 2021 ripresa del volume dei ricoveri ospedalieri (+7,4%) dopo la contrazione dovuta al Covid. Il rapporto Sdo del Ministero Salute
Si osserva un aumento del tasso di ospedalizzazione per acuti, che standardizzato per sesso ed età passa da 94,5 a 103,3 per 1.000 residenti. In aumento rispetto al 2020 anche le dimissioni fuori Regione di residenza dei pazienti, con il relativo tasso di ospedalizzazione che raggiunge 6,5 per 1.000 residenti a fronte del 5,6 rilevato nel 2020. Aumento (minimo in alcuni casi) della percentuale di ricoveri erogati in regime diurno in 88 dei 108 DRG a rischio inappropriatezza. IL RAPPORTO
09 FEB -

Nel 2021 si è registrata una ripresa del volume dei ricoveri ospedalieri, dopo la contrazione osservata nel 2020 a seguito della pandemia da Covid, pur senza tornare ai livelli pre-pandemici. In particolare, si è avuto un aumento del numero complessivo di dimissioni ospedaliere (7.318.874, con un incremento del 7,4% rispetto al 2020) ed un ritorno alla diversità della casistica trattata, come si è andata consolidando nel corso degli anni passati. Pertanto, si osserva un aumento del tasso di ospedalizzazione per acuti, che standardizzato per sesso ed età passa da 94,5 a 103,3 per 1.000 residenti.

Questi solo alcuni dei dati contenuti nel nuovo Rapporto Sdo sui ricoveri ospedalieri pubblicato dal Ministero della Salute, che fotografa l'attività di ricovero e cura degli ospedali italiani, pubblici e privati.

In aumento rispetto al 2020 anche le dimissioni fuori Regione di residenza dei pazienti, con il relativo tasso di ospedalizzazione che raggiunge 6,5 per 1.000 residenti a fronte del 5,6 rilevato nel 2020. La degenza media nei reparti per acuti è di 7,4 giorni, mentre nei reparti di riabilitazione è di 27,0 giorni e per la lungodegenza è pari a 26,1 giorni. In termini di complessità dei ricoveri, il peso medio passa da 1,31 a 1,33.

Variazioni rispetto al 2020 si rilevano anche per gli indicatori di appropriatezza organizzativa: la percentuale di dimissioni da reparti chirurgici con DRG medico è pari al 24,73% (27,04% nel 2020); la percentuale di ricoveri diurni di tipo diagnostico è di 36,69% (35,52% nel 2020); i ricoveri brevi 0-1 giorno rappresentano l’8,41% (8,71% nel 2020) ed i ricoveri da 2-3 giorni il 23,42% (23,57% nel 2020); la percentuale dei ricoveri con degenza oltre soglia, con DRG medico e in pazienti di età > 65 anni, è pari al 5,37% (4,97% nel 2020).

La remunerazione teorica dei ricoveri è complessivamente pari a 26,3 mld di euro (24,2 mld di euro nel 2020).

Confrontando i dati del 2021 con quelli dell'anno precedente, si osserva un aumento (minimo in alcuni casi) della percentuale di ricoveri erogati in regime diurno in 88 dei 108 DRG a rischio inappropriatezza; da notare come i restanti 20 DRG, pur presentando una quota di regime diurno inferiore rispetto al 2020, siano generalmente caratterizzati da una riduzione del volume di ricoveri ordinari. Infine si può osservare che nel 2021 89 dei DRG a rischio inappropriatezza mostrino un aumento del numero totale di ricoveri erogati rispetto all'anno precedente. Questi dati vanno letti nel contesto parziale ripresa dell’attività di ricovero osservata nell’anno 2021, come già evidenziato.

"L’interpretazione dei dati contenuti nel Rapporto SDO 2021 deve continuare a tenere conto delle condizioni straordinarie legate all’evento pandemico, dei provvedimenti emergenziali emanati per fronteggiare gli aspetti organizzativi ad esso connessi e del loro impatto sul ricorso all’ospedale", segnala il ministero della Salute.

09 febbraio 2024
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