Sono 2.992 i nuovi casi positivi di Covid, con una variazione di -22,5% rispetto alla settimana precedente. E 95 le persone decedute (-17,4%). Sono stati 142.934 tamponi con una variazione di -5,4% rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero allo scorso 30 gennaio è sotto la soglia epidemica, pari a 0,66 (0,60–0,72), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (Rt 0,57 (0,53–0,62)). L’incidenza di casi Covid diagnosticati e segnalati nel periodo 01/02/2024 - 07/02/2024 è pari a 5 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (7 casi per 100.000 abitanti).
È quanto emerge dal monitoraggio di Iss e Ministero della Salute.
L’incidenza settimanale dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione nella maggior parte delle Regioni rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (11 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Basilicata, Sardegna e Sicilia (1 caso per 100.000 abitanti). La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza settimanale è diminuzione in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 61 anni, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente. La percentuale di reinfezioni è il 45% circa, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente.
Quanto all'impatto sulle strutture ospedaliere, al 7 febbraio l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 2,9% (1.792 ricoverati), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (3,5%). In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,0% (87 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (1,2% al 31/01/2024).
I tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nelle fasce di età più alte, (tassi di ospedalizzazione nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 38 e 65 per 1.000.000 ab. e tassi di mortalità nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 7 e 15 per 1.000.000 ab); il tasso di ricovero in terapia intensiva è più elevato nelle fasce di età 70-79 e 80-89 e pari a 1 per 1.000.000 ab.
Alla data della più recente indagine rapida per la stima della prevalenza delle varianti di SARS-CoV-2 (condotta dal 15 al 21 gennaio 2024), JN.1 (discendente di BA.2.86), rappresenta la variante predominante, con una prevalenza nazionale stimata pari al 77%.
"Il consolidamento del dato della endemizzazione del Sars-CoV-2 e la riduzione sempre più rilevante dell’impatto sulle strutture ospedaliere sono il frutto chiaro ed indiscutibile della bontà e della efficacia delle attività di prevenzione e comunicazione messe in campo". Così il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.