Per il 2021, i 30 paesi dell’Unione Europea/Spazio economico europeo (Ue/See) hanno segnalato un totale di 33.527 casi di tubercolosi (Tbc) (7,4 per 100mila abitanti). Il tasso complessivo di notifica ha continuato a diminuire, così come la maggior parte dei tassi specifici per paese. Tuttavia, l’Ue/See non è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di porre fine all’epidemia di tubercolosi entro il 2030.
A lanciare il monito è l’Ecdc nel Rapporto epidemiologico annuale sulla tubercolosi nel 2021. Il calo del numero totale di casi e dei tassi di notifica nel 2021, sottolinea l’Ecdc, dovrebbe essere interpretato con cautela, dato il potenziale impatto delle misure messe in atto per mitigare la pandemia di Covid-19 in tutta l’Ue/See sui servizi clinici e sulla sorveglianza della tubercolosi.
In Italia nel 2021 sono stati rilevati 2.480 casi (4,2 x 100mila abitanti), in aumento rispetto al 2020 quando furono 2.287 ma in calo notevole rispetto al 2017 quando se erano registrati 3.944.
La resistenza alla rifampicina/resistenza multifarmaco (Rr/Mdr) è stata segnalata nel 4,2% dei casi di tubercolosi con risultati dei test di sensibilità ai farmaci riportati. Un'ampia resistenza ai farmaci (XDR) è stata segnalata per il 54,4% dei casi di tubercolosi Mdr sottoposti a test di sensibilità ai farmaci di seconda linea.
Lo stato di Hiv è stato segnalato da 21 paesi per il 70,2% dei casi totali di tubercolosi e dei casi di tubercolosi con stato di Hiv noto, il 3,8% era positivo all’Hiv. Il successo terapeutico è stato ottenuto nel 71,7% di tutti i casi di tubercolosi notificati nel 2020, nel 53,5% dei casi di tubercolosi co-infetti da Hiv notificati nel 2020, nel 51,7% dei casi di tubercolosi RR/MDR notificati nel 2019 e nel 66,7% dei casi di tubercolosi Xdr notificati nel 2020.