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Pubblico-privato in sanità. Oms Europa: “Le partnership nel breve possono alleggerire i bilanci ma attenzione ai conti a lungo termine”
In un nuovo report l’Organizzazione approfondisce la questione del rapporto tra pubblico e privato in sanità. “Possono sembrare un sollievo per i bilanci pubblici. Ma la soluzione non è sempre semplice. I contratti di PPP firmati oggi imporranno domani una forte pressione sui bilanci pubblici, soprattutto una volta che tali strutture, attrezzature e servizi saranno stabiliti e il conto dovrà essere pagato”. IL RAPPORTO
01 FEB -

"Poiché i bilanci sanitari sono sotto pressione in diversi paesi, specialmente nell'attuale situazione economica, i PPP possono sembrare un sollievo per i bilanci pubblici. Ma la soluzione non è sempre semplice. I contratti di PPP firmati oggi imporranno domani una forte pressione sui bilanci pubblici, soprattutto una volta che tali strutture, attrezzature e servizi saranno stabiliti e il conto dovrà essere pagato”. A dirlo è Tamás Evetovits, capo dell'Ufficio di Barcellona dell'OMS per il finanziamento dei sistemi sanitari presentando un nuovo report dell’Oms Europa sulle partnership pubblico-privato in sanità (PPP).

“Garantire un buon rapporto qualità-prezzo – ha aggiunto - significa implementare i PPP solo quando rappresentano la soluzione più conveniente rispetto ad altre opzioni di approvvigionamento. Per fare in modo che queste partnership funzionino per le persone, i governi devono essere in grado di progettare, pianificare e monitorare contratti complessi e a lungo termine e considerare le implicazioni a lungo termine per il loro budget sanitario”

Il rapporto rileva che, per essere efficaci, i PPP “devono essere parte integrante del finanziamento sanitario, degli acquisti e delle strategie organizzative dei paesi. Ciò è particolarmente importante, poiché le prove hanno dimostrato una tendenza a sovraimpegnare le entrate future stipulando, ad esempio, contratti troppo costosi per le autorità pubbliche, con gli utenti che alla fine pagano il conto”.

Questo è il motivo per cui il rapporto raccomanda alle autorità pubbliche di “garantire di poter sostenere tali costi senza compromettere altri obblighi sociali e senza ridurre gli investimenti in aree che difficilmente rientreranno nei progetti PPP, come l'assistenza primaria”.

Tra le altre raccomandazioni, il rapporto suggerisce di iniziare in piccolo quando si utilizzano i PPP – pilotando il modello su progetti più piccoli come servizi clinici o diagnostici specialistici – e di sviluppare nel tempo le capacità del governo con questo tipo di partenariati prima di stipulare contratti in aree di servizi più complesse.

Passi per garantire il successo con i PPP nell'assistenza sanitaria
Per ottimizzare i PPP nell'assistenza sanitaria, il rapporto delinea una serie di misure concrete che i governi possono intraprendere.

In primo luogo, prima di entrare in questo tipo di partenariato, i ministeri della salute dovrebbero dare la priorità alle aree o ai servizi del sistema sanitario in cui saranno necessari investimenti. Quindi, dovrebbero decidere quale sarebbe il modo migliore per finanziare tali investimenti, implementando i PPP solo se sono la soluzione più conveniente.

In secondo luogo, i governi dovrebbero avere la capacità interna di progettare un piano strategico globale su come modernizzare l'infrastruttura sanitaria e su come pagarla in modo da salvaguardare la futura sostenibilità finanziaria del sistema sanitario. Il rapporto evidenzia che si tratta di funzioni governative fondamentali, essenziali per l'efficienza a lungo termine del sistema sanitario e che non dovrebbero essere svolte da agenzie esterne.

Infine, poiché molti PPP possono aver luogo a livello locale, i governi dovrebbero avere la capacità interna di supportare le autorità sanitarie locali nella gestione di processi di appalto competitivi, nella progettazione di contratti efficaci e nel monitoraggio dell'esecuzione del contratto. Dovrebbero inoltre essere predisposti controlli ed equilibri istituzionali per garantire la trasparenza, ridurre al minimo i rischi di bilancio e salvaguardare l'interesse pubblico.

01 febbraio 2023
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