Torna la notte dei Ricercatori per ‘toccare con mano’ il lavoro dell’Istituto superiore di sanità
Far vedere in maniera concreta ad un pubblico più ampio possibile come la scienza contribuisca al benessere della società. A questo servono iniziative come la Notte della Ricerca, a cui anche quest'anno l'Istituto contribuisce aprendo le proprie porte. In programma un seminario di apertura dell’evento, 47 mostre e 19 visite guidate.
21 SET - In un momento in cui la scienza è sempre più percepita come lontana dalle persone, quando non viene vista con una vera e propria diffidenza, è importante far vedere e toccare con mano ad un pubblico più ampio possibile cosa facciamo per contribuire al benessere della società. A questo servono iniziative come la Notte della Ricerca, a cui anche quest'anno l'Istituto contribuisce aprendo le proprie porte.
L’Iss parteciperà con un seminario di apertura dell’evento, 47 mostre e 19 visite guidate. Percorsi di conoscenza particolarmente interessanti sono stati organizzati al Museo dell’Iss, come la Mostra interattiva Mondo Vaccini. Un angolo musicale integrerà l’offerta della serata, ricercatori e ricercatrici dell’Istituto allieteranno i presenti con un repertorio che spazia dal jazz al rock.
In quest’occasione l’Iss cerca di rendere facilmente fruibili contenuti scientifici di grande interesse e attualità per aumentare la consapevolezza generale sull’importanza della ricerca per la salute.
I giovani saranno i protagonisti di questa edizione, a loro sarà dedicata particolare attenzione attraverso il contatto diretto con chi fa ricerca, i luoghi della ricerca, giochi e materiale divulgativo dedicato. Momenti ludici animeranno la serata, si potrà giocare al gioco dell’Oca nel Museo Iss o al Chemi-Quiz nello spazio della mostra; l’obiettivo è far innamorare della scienza e stimolare l’interesse per lo studio anche negli ospiti più piccoli.
Tratti caratteristici di questo momento di incontro saranno, quindi, l’interattività e il coinvolgimento così da fornire un’esperienza che vada anche oltre il limite temporale dell’evento stesso. Per la manifestazione gli spazi (aule, corridoi, cortili esterni) saranno organizzati come una piazza virtuale aperta al pubblico. Si userà addirittura una toponomastica ad hoc, le “vie” attorno alla piazza avranno i nomi prestigiosi degli scienziati e dei premi Nobel che hanno popolato questo luogo.
L’organizzazione della serata vede il coinvolgimento di circa 350 unità di personale con varie funzioni (sicurezza, visite guidate, mostre, illustrazione esperimenti, ecc.). Il pubblico sarà accompagnato anche all’interno dei laboratori di ricerca, dove potrà assistere a dimostrazioni pratiche di attività scientifiche che vengono svolte regolarmente e, inoltre, ricevere informazioni sulla strumentazione utilizzata e sui metodi di lavoro. Negli stand espositivi dedicati alle singole tematiche, i ricercatori saranno a disposizione per informare e confrontarsi con i partecipanti; il tutto sarà corredato da poster descrittivi e materiale divulgativo, in alcuni casi sarà possibile vedere piccole apparecchiature da laboratorio e assistere e partecipare a dei piccoli esperimenti.
Gli stand saranno visitabili per tutta la durata dell’evento. Infine, l’Aula Pocchiari ospiterà alcune conferenze su argomenti scientifici legati alla salute che verranno presentate dagli esperti in una modalità divulgativa adatta ad un pubblico non specializzato.
Partecipare al progresso scientifico per il bene comune è il tema che Frascati scienza svolgerà per il prossimo biennio: non più distanze e muri, ma partecipazione e coinvolgimento. Infatti BE a citizEn Scientist (BEES) è un progetto della Commissione Europea che ha lo scopo, proprio, di avvicinare la cittadinanza alla scienza. Diventa un cittadino scienziato in inglese viene, possiamo dire, abbreviato con BEES (api); l’ispirazione e l’immagine utilizzata, infatti, è proprio quella delle api con la loro operosità, la loro partecipazione e la loro organizzazione sociale. Il 28 sarà il momento giusto per iniziare il cammino per diventare un cittadino scienziato.
Fonte: Newsletter AIISS