Diabete. Ritardarne l’insorgenza di 4 anni dal pre-diabete riduce complicanze e rischio di morte
Ritardare la progressione nel diabete da una condizione pre-clinica riduce significativamente il rischio di complicanze e morte legato alla patologia. Le “armi terapeutiche” sono dieta controllata ed esercizio fisico. È quanto emerge da uno studio trentennale condotto da ricercatori China-Japan Friendship Hospital e pubblicato da PLOS Medicine.
10 LUG - Le persone con diagnosi di pre-diabete possono ridurre il rischio a lungo termine di morte e di complicanze se riescono a ritardare l’insorgenza della patologia di quattro anni. Come? Attraverso una dieta adeguata e l’esercizio fisico. A questa conclusione è giunto uno studio pubblicato su PLOS Medicine da Guangwei Li e colleghi del China-Japan Friendship Hospital.
I ricercatori hanno osservato gli esiti sulla salute di 540 persone con pre-diabete che hanno preso parte allo “Da Qing Diabetes Prevention Study”, uno studio di sei anni condotto nella città cinese di Da Qing. I partecipanti sono stati ripartiti tra un gruppo di controllo e all’interno di tre gruppi di intervento sullo stile di vita, in cui seguivano una dieta sana e facevano più esercizio fisico. Lo studio ha seguito i partecipanti per oltre 30 anni, determinando il rischio a lungo termine di morte, eventi cardiovascolari – come infarto, ictus o insufficienza cardiaca – e altre complicanze legate al diabete.
Le evidenzeDall’analisi è emerso che le persone che non progredivano nel diabete per almeno quattro anni dopo la diagnosi iniziale di pre-diabete, presentavano un rischio significativamente più basso di morte e di andare incontro a un evento cardiovascolare, rispetto a coloro che avevano sviluppato il diabete. Questo effetto protettivo non è stato osservato nei soggetti rimasti non diabetici per un periodo inferiore alla soglia dei quattro anni.
Fonte: PLOS Medicine 2024