L’Oms/Europa ha lanciato la Strategic Partners’ Initiative for Data and Digital Health (SPI-DDH), una rete di collaborazione che riunisce i 53 Stati membri della regione europea dell’Oms e i principali partner nei settori dei dati e della salute digitale. L’obiettivo è affrontare le problematiche legate alla trasformazione digitale dei sistemi sanitari e promuovere un futuro in cui tutti i pazienti e gli operatori sanitari possano beneficiare di tecnologie digitali per la salute sicure, accessibili e incentrate sulla persona.
Collaborazione multisettoriale La rete appena istituita riunirà oltre 100 rappresentanti degli Stati membri, di organizzazioni intergovernative, governative e non governative, dei centri collaboratori dell’Oms per i dati e la salute digitale, del settore privato e di istituzioni accademiche.
“Il nostro scopo comune che ci riunisce oggi è quello di creare un nuovo dialogo che coinvolga le giuste parti interessate sugli argomenti più importanti. Nessuna singola entità può liberare il pieno potenziale della salute digitale e dei dati. Ma attraverso la conoscenza e la comprensione coltivate attraverso questa piattaforma, possiamo lavorare insieme per garantire che i valori di equità e diritti umani siano al centro dei sistemi sanitari nell’era digitale”, ha affermato il dott. Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa, all’evento di lancio SPI-DDH a Copenaghen.
“Iniziamo un viaggio di trasformazione – ha affermato la dott. ssa Natasha Azzopardi-Muscat, direttrice della Divisione delle politiche e dei sistemi sanitari nazionali presso l’Oms/Europa, nel suo discorso di chiusura - la diversità di competenze mi assicurano che siamo sulla strada giusta per creare sistemi sanitari solidi e incentrati sulla persona nell’era digitale”.
Affrontare le sfide condivise Nonostante il promettente potenziale dei dati e delle soluzioni digitali per la salute, i paesi della regione incontrano ancora difficoltà nel finanziamento, nell’implementazione e nella gestione della trasformazione digitale dei loro sistemi sanitari. Ciò include una scarsa interoperabilità dei dati sanitari e una mancanza di opportunità eque per alcune delle comunità più vulnerabili.
Il rapporto dell’Oms/Europa “Salute digitale nella regione europea dell’Oms: il percorso in corso verso l’impegno e la trasformazione” ha rilevato che solo fino al 2% del bilancio sanitario nazionale totale è stato destinato alla trasformazione digitale nei pochi paesi che sono stati in grado di segnalare questa spesa.
Solo il 35% degli Stati membri ha politiche che affrontano l’uso di big data e analisi avanzate nel settore sanitario. Inoltre, pazienti e operatori sanitari segnalano bassi livelli di fiducia nelle soluzioni digitali, con preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza.
Per affrontare queste problematiche, i partecipanti allo SPI-DDH hanno formato 4 gruppi di lavoro specializzati che si concentreranno su: sbloccare più capacità e accesso all’assistenza sanitaria con la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale (IA) responsabile; sfruttare i dati e le tecnologie digitali per portare l’assistenza sanitaria e la prevenzione direttamente a casa; adottare un approccio ecosistemico agli standard e all’interoperabilità nell’assistenza sanitaria; e rafforzare la sanità pubblica, concentrandosi sulla salute mentale e sul personale sanitario.
Il lavoro dell’SPI-DDH sarà guidato dalle priorità degli Stati membri e informato dalle più recenti ricerche scientifiche e dalle pratiche basate sull’evidenza, in linea con la strategia globale dell’Oms sulla salute digitale 2020-2025 e con il piano d’azione regionale per la salute digitale per la regione europea dell’Oms 2023-2030.