Una spesa complessiva a carico dello stato che sfiora i 22 miliardi, una spesa per acquisti diretti che pare inarrestabile e sfonda il tetto previsto di 3,36 miliardi contro una spesa convenzionata che va sotto il tetto di 832 milioni. Sono questi i primi dati provvisori sulla spesa farmaceutica del 2023 pubblicati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Spesa complessiva vicina a quota 22 miliardi. A livello nazionale la spesa complessiva del periodo gennaio-dicembre 2023 si è attestata a 21.823 mln di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 15,15% (19.299 mln di €) pari a +2.523 mln di euro (differenza tra diretta e convenzionata), corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN 2023 del 17,13%. I valori dell’anno precedente (2022) erano pari a +20.496 mln di €, e avevano fatto segnare uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% pari a +1.992 mln di euro.
Per quanto riguarda la spesa farmaceutica convenzionata al netto dei payback vigenti rispetto al tetto del 7,00% (8.917 mln di € calcolato sul FSN 2023 provvisorio), pari a 8.084 milioni di euro che incide sul FSN per il 6,35 % generando un avanzo di 832 milioni di euro.
I consumi, espressi in numero di ricette (567 milioni di ricette), mostrano un lieve aumento (+0,6%) rispetto al 2022; mentre l’incidenza del ticket totale mostra lieve calo (-1,3%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate, anch’esse mostrano un lieve calo rispetto al 2022 (-1,3%, pari a 323 milioni).
Per medicinali innovativi la spesa è stata di 770 milioni (ne avanzano 429 mln rispetto al fondo stanziato dal Ministero).
Per quanto concerne il valore della spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali (13.491 mln di €), lo scostamento assoluto (+3.364 mln di €) rispetto al tetto del 7,95% (calcolato sul FSN provvisorio 2023 è pari a 10.128 mln di €).