L’inquinamento luminoso aumenta rischio di malattie cerebrovascolari
Al pari di quello ambientale, l’inquinamento legato all’eccesso di fonti luminose notturne può causare eventi cerebrovascolari, in particolare ictus. Un’ampia ricerca cinese, pubblicata da Stroke, ne ha reso conto attraverso la valutazione delle immagini satellitari dell’inquinamento luminoso in Cina e l’analisi delle cartelle cliniche e dei certificati di morte della zona considerata.
27 MAR - L’esposizione continua a luce artificiale intensa, di notte, aumenta il rischio di andare incontro a malattie cerebrovascolari, in particolare a ictus. A questa conclusione è giunta una ricerca pubblicata su Stroke da un team coordinato da Jian-Bing Wang, della Zhejiang University, in Cina.
Secondo i ricercatori cinesi, l’uso eccessivo di luci artificiali ha portato circa l’80% della popolazione mondiale a vivere in ambienti inquinati dalla luce. La review ha preso in considerazione 28.302 adulti cinesi e l’esposizione alla luce notturna è stata valutata attraverso immagini satellitari che mappano l’inquinamento luminoso. Dall’analisi di sei anni delle cartelle cliniche e dei certificati di morte è emerso che 1.278 persone sono andate incontro a malattie cerebrovascolari, di cui 777 casi di ictus ischemico e 133 di ictus emorragico.
In particolare, le persone esposte a livelli più elevati di luce esterna notturna presentavano un rischio maggiore del 43% di sviluppare malattie cerebrovascolari rispetto a quelle con livelli di esposizione più bassa.
Anche l’esposizione al particolato si è rivelata un fattore di rischio di malattie cerebrovascolari, in particolare al PM2,5 che ha aumentato il rischio del 41%, mentre quella al PM10 lo ha aumentato del 50%. Infine, i partecipanti con la più elevata esposizione a ossido nitrico da emissioni di veicoli avevano il 31% in più di rischio di sviluppare malattie cerebrovascolari.
Fonte: Stroke 2024