“È importante rendersi conto che più investiamo nella ricerca, sia preclinica che clinica, maggiori sono le possibilità che avremo di creare trattamenti innovativi in grado di soddisfare il bisogno terapeutico di un numero crescente di pazienti con malattie rare. Esistono persone che attualmente non hanno buone opzioni terapeutiche o che convivono con malattie per le quali, ad oggi, non esiste alcuna prospettiva terapeutica. È necessario identificare strategie per colmare le numerose incertezze su efficacia e sicurezza di nuovi agenti terapeutici. Per fare ciò sono necessari approcci innovativi di ricerca farmacologica, nonché di raccolta e analisi di dati in real-life, al fine di poter anche affrontare le conseguenti problematiche di accesso e sostenibilità”.
Così il presidente della Società Italiana di Farmacologia, Giuseppe Cirino, in occasione della Giornata Mondiale della Malattie Rare di oggi 29 febbraio.
“La SIF - conclude Cirino - proprio nella sua vocazione di Società Scientifica, promuove e sostiene l’impegno delle giovani ricercatrici e dei giovani ricercatori affinché si consolidi un approccio corale dove anche le associazioni dei pazienti giocano un ruolo determinante”.