Insufficienza cardiaca nelle donne over 60. Per prevenirla 3.600 passi al giorno
Uno studio dell’Università di Buffalo ha seguito per oltre 7 anni circa seimila donne tra i 63 e i 99 anni, per studiare il rapporto tra insufficienza cardiaca e attività fisica svolta. Al termine del follow up la misura di 3600 passi al giorno si è attestata come la quantità di attività fisica in grado di ridurre il rischio di insufficienza cardiaca del 26%, il massimo registrato tra le partecipanti.
27 FEB - Nelle donne tra 63 e 99 anni, 3.600 passi al giorno a un ritmo normale si associano a un rischio inferiore del 26% di sviluppare insufficienza cardiaca. A osservarlo è uno studio pubblicato da JAMA Cardiology e condotto da un team dell’Università di Buffalo (USA), coordinato da Michael LaMonte.
Condotto su quasi seimila donne partecipanti al Women’s Health Initiative, lo studio ha misurato l’attività fisica con l’accelerometro, il tempo di sedentarietà e il rischio di insufficienza cardiaca. Durante il follow-up medio di 7,5 anni sono stati identificati 407 casi di insufficienza cardiaca.
Il rischio di sviluppare questa patologia, in media, era inferiore del 12% per ogni 70 minuti al giorno trascorsi in attività di leggera intensità, come la normale cura di sé e i lavori domestici, e del 16%, per ogni 30 minuti trascorsi in attività da moderata a intensa, come camminare a un ritmo normale, salire le scale o eseguire lavori di giardinaggio. Al contrario, ogni ora e mezza di sedentarietà era associata, in media, a un rischio maggiore del 17% di soffrire di insufficienza cardiaca.
Fonte: JAMA Cardiology 2024