Demenza. Infezione da herpes simplex raddoppia probabilità di svilupparla
Uno studio condotto dall’Università di Uppsala, in Svezia, conferma che l’herpes simplex rappresenta, a un certo punto della vita, un fattore di rischio per la demenza. Secondo quanto emerso dal lavoro svedese, coloro che contraggono il virus hanno una probabilità doppia di sviluppare la patologia neurodegenerativa rispetto a chi non è stato mai infettato.
20 FEB - Uno studio condotto da
Erika Vestin e colleghi, dell’Università di Uppsala, in Svezia, e pubblicato dl Journal of Alzheimer’s Disease, ha evidenziato come le persone con infezione da herpes simplex virus possano sviluppare, a un certo punto della loro vita, una forma di demenza. L’herpes simplex è un virus molto comune. L’infezione dura tutta la vita, ma i sintomi possono essere intermittenti. Molte persone rimangono addirittura asintomatiche.
Lo studioIl team ha preso in considerazione mille adulti di 70 anni per un periodo di osservazione di 15 anni. Alla fine del follow up, i ricercatori hanno rilevato come circa la metà dei partecipanti con herpes simplex, nel corso degli anni, mostrassero una probabilità doppia di sviluppare demenza rispetto a chi non aveva contratto il virus.
In passato già alcune ricerche avevano individuato nel virus dell’herpes simplex un possibile fattore di rischio per la demenza. Lo studio svedese, per omogeneità del campione, dà una conferma autorevole all’ipotesi.
“La particolarità di questo studio è che i partecipanti hanno più o meno la stessa età, il che rende i risultati più affidabili”, conclude Erika Vestin.
Fonte: Journal of Alzheimer’s Disease 2024