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Depressione. Rievocare profumi familiari aiuta a rimodellare il pensiero
L’effetto “Proust” – ovvero la rievocazione di un ricordo attraverso un profumo – si è rivelato un metodo efficace in un piccolo studio su 32 persone con diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Secondo i ricercatori dell’Università di Pittsburgh, che hanno condotto lo studio, l’esperienza sensoriale degli odori annusati potrebbe essere utilizzata in ambito clinico per aiutare le persone depresse a uscire dal loop dei pensieri negativi e a “resettare” i modelli di pensiero, favorendo così una guarigione più rapida.
14 FEB - Annusare un profumo familiare, come quello del caffè appena macinato, potrebbe aiutare le persone che soffrono di depressione a rievocare i ricordi più di quanto facciano gli stimoli verbali. È quanto ha osservato un team dell’Università di Pittsburgh (USA), guidato da Kymberly Young; secondo i ricercatori l’esperienza sensoriale degli odori annusati potrebbe essere utilizzata in ambito clinico per aiutare le persone depresse a uscire dal loop dei pensieri negativi e a “resettare” i modelli di pensiero, favorendo così una guarigione più rapida.

Lo studio
Allo studio hanno preso parte 32 persone con diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Il team coordinato da Kymberly Young ha offerto ai partecipanti una serie di fiale contenenti profumi familiari, dall’odore delle arance a quello del caffè macinato fino a quello del lucido da scarpe. Dopo aver annusato le fiale, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di rievocare un ricordo specifico, sia brutto che bello. I segnali olfattivi risultavano amplificati rispetto a quelli verbali.

In particolare, poi, le persone che risultavano più sensibili ai segnali olfattivi avevano maggiori probabilità di rievocare ricordi di eventi specifici rispetto a ricordi di carattere generale; inoltre i ricordi stimolati dagli odori erano molto più vividi e sembravano più coinvolgenti e reali. “Se miglioriamo la memoria, possiamo migliorare la risoluzione dei problemi, la regolazione delle emozioni e altri problemi funzionali che spesso vivono le persone con depressione”, conclude Young.

Fonte: JAMA Network Open 2024
14 febbraio 2024
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