Si chiama “Shield IV”, acronimo di Safe Health Implementation, Enforcement and Legal Development, la vasta operazione internazionale finalizzata alla tutela della salute e al contrasto della criminalità farmaceutica.
Una operazione che ha visto in prima fila i Carabinieri Nas e con un significativo contributo a livello nazionale: sono state infatti condotte 133 attività ispettive e di polizia giudiziaria, con l’avvio di 82 tra procedimenti giudiziari e amministrativi, che hanno portato all’esecuzione di 5 arresti e 126 deferimenti alle competenti Autorità giudiziarie.
Ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti di diverse tipologie, d’integratori nonché di dispositivi medici e di prodotti di vario genere anche collegati al trattamento del Covid-19. E il valore commerciale di tutti i sequestri che ha raggiunto circa 9 milioni di euro.
In particolare sono stato sequestrati oltre 130mila confezioni e circa 310mila unità in diverse forme farmaceutiche, contenenti principi attivi a varia indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e vantanti proprietà per il trattamento del Covid-19.
Inoltre, grazie alla collaborazione dei Reparti impiegati sono stati individuati e sequestrati 2 laboratori clandestini nei quali sono stati sequestrati 400 kg di sostante e principi attivi anabolizzanti, 20 kg di precursori della droga e di sostanze dopanti, 300 kg di eccipienti correlati alla produzione di anabolizzanti.
L’operazione si è sviluppata, tra aprile e novembre 2023, sotto la direzione di Europol e con la partecipazione, quale unica Forza di Polizia italiana, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, il quale ha svolto un ruolo organizzativo, di pianificazione e direzione, unitamente alla Polizia greca, all’Oclaesp francese e alla Guardia Civil spagnola.
All’operazione hanno aderito 28 Paesi (19 stati membri dell’UE e 9 paesi terzi), unitamente all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), l’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (Euipo) che ha offerto sostegno finanziario, Frontex, l’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) e l’Organizzazione Mondiale delle Dogane.
Complessivamente l’Operazione “Shield IV”, condotta nei Paesi aderenti, ha permesso di smantellare 52 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali, materie prime e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 13 milioni di unità, in varie forme farmaceutiche per un valore commerciale di 64 milioni di Euro. Sequestrati, inoltre, 4 laboratori clandestini.
L’azione congiunta ha affrontato in maniera globale il fenomeno del cd. pharma crime, inteso come contraffazione, disvio dalla catena legale di approvvigionamento, furti e traffico illecito, mediante lo svolgimento di azioni mirate in materia di doping, medicinali, principi attivi farmacologici anche ad effetto stupefacente, con un focus sulle nuove sostanze psicoattive e integratori alimentari.
Particolare attenzione è stata dedicata al cyber patrolling del mercato on-line, che rappresenta come noto un fenomeno in crescita esponenziale favorito dall’anonimato della rete e dalle opportunità di speculazione offerte dai differenziali normativi nelle legislazioni di settore dei diversi Paesi.
Anche quest’anno al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, è stato affidato il delicato ruolo di co-leader di Europol, posizione di primaria responsabilità che ha consentito al Nas di partecipare al processo decisionale prendendo posto nella “cabina di regia” (composta anche dalla Polizia greca, all’Oclaesp francese e alla Guardia Civil spagnola) che ha pianificato le attività, nonché diretto e coordinato i Paesi aderenti nei vari settori d’intervento nonché posizione di action leader nell’ambito del progetto Empact 3.5 sulla contraffazione dei farmaci.
Parallelamente i Nas hanno svolto una quotidiana attività di “monitoraggio del web” sull’offerta in vendita e la pubblicità illecite di medicinali on line. Il contrasto al cd. cybercrime farmaceutico rimane, infatti, spiega una nota del Nas, uno degli aspetti più sensibili, sia per il rischio che i cittadini si affidino a rimedi “fai da te” disponibili in rete - alimentando quindi il mercato dei farmaci di provenienza dubbia -sia per il proliferare di siti che offrono in vendita sostanze dopanti e stupefacenti. In tale contesto, l’attività del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha consentito, nel solo periodo di riferimento di individuare e “oscurare”, su provvedimento del Ministero della Salute, 79 siti internet tutti con server ubicati all’estero.
Attività anti-doping. Medesima attenzione è stata rivolta alla salute degli sportivi, professionisti e amatoriali, nel cui ambito sono stati sottoposti a controllo 783 atleti (758 a margine di gare e 25 fuori gara), 79 dei quali sono risultati positivi. L’attività è stata condotta in collaborazione con NADO-ITALIA, organo nazionale responsabile in materia di adozione delle norme sportive anti-doping.
L’occasione operativa è, infine, stata proficua per favorire i rapporti di cooperazione istituzionale tra il Nas e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in linea con quanto previsto dal Protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e la medesima Agenzia.
Da segnalare, al riguardo, prosegue la nota, oltre ai numerosi controlli e sequestri condotti congiuntamente in relazione all’illecita importazione dall’estero di medicinali sprovvisti di autorizzazione all’immissione in commercio, la recente operazione che nel mese di maggio 2023, in provincia di Salerno, ha portato al sequestro di un laboratorio clandestino al cui interno venivano prodotte sostanze anabolizzanti e dopanti.
Oscurati al traffico Internet in Italia 92 siti web. L’attività amministrativa è consistita nell’esecuzione di 3.935 ispezioni. L’attività antidoping si è, invece, concretizzata in circa 8.000 controlli ad atleti. Al termine delle operazioni 296 persone sono state tratte in arresto e 988 sono state deferite a vario titolo alle Autorità Giudiziarie nazionali per un totale di 1.284.