Riforma Aifa. Commissioni tecniche in scadenza 1 dicembre verso regime prorogatio 45 giorni
La Commissione tecnico-scientifica (Cts) e il Comitato Prezzi e rimborsi (Cpr), che in base alla prossima riforma confluiranno in un'unica Commissione scientifica ed economica (Cse), dovrebbero essere invitate a portare avanti le attività ordinarie fino al termine massimo previsto dalla legge
28 NOV - Sono in scadenza alla fine di questa settimana, per la precisione venerdì 1 dicembre, dopo ben 7 proroghe al loro incarico, resesi necessarie per accompagnare la riforma dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Ma con tutta probabilità, come confermano fonti del ministero della Salute a
Quotidiano Sanità, le
commissioni tecniche dell'Aifa rimarranno ancora al lavoro, attraverso il regime della prorogatio previsto dalla legge, per un
massimo di ulteriori 45 giorni, senza necessità di servirsi di ulteriori provvedimenti normativi per prolungare la loro attività, limitatamente alle funzioni ordinarie.
La strada verso la trasformazione dell'Aifa in un nuovo organismo più snello ed efficiente ha subìto, dopo mesi di stallo, un'accelerazione con
l'accordo raggiunto in conferenza Stato-Regioni lo scorso 15 novembre. Il Consiglio di Stato ha però rallentato l'iter, con la
decisione di sospendere il parere in merito al nuovo regolamento Aifa, in attesa di integrazioni (mancano la relazione tecnica e il parere sindacale, hanno rilevato i giudici di palazzo Spada).
Intanto, la
Commissione tecnico-scientifica (Cts) e il
Comitato Prezzi e rimborsi (Cpr), che per la nuova riforma confluiranno (con nuovi membri, 10 in tutto) in un'unica Commissione scientifica ed economica (Cse), potranno dunque proseguire il loro lavoro fino, al massimo, a
metà gennaio, data entro la quale il ministero della Salute confida si possano portare a termine tutti gli ultimi passaggi, incluse le nomine del presidente Aifa, dei direttori scientifico e amministrativo e dei membri della Cse, per il completamento della riforma dell'Agenzia.
B.D.C.