Polmoniti in Cina. Oms: “Attuale picco di casi non così alto rispetto al periodo pre Covid”
"Abbiamo chiesto di fare confronti prima della pandemia. E le ondate che stanno vedendo ora, il picco non è così alto come quello che hanno visto nel 2018-2019. Non c'è un'indicazione sulla presenza di un nuovo agente patogeno. È un dato atteso. È quello che la maggior parte dei Paesi ha affrontato uno o due anni fa con la fine delle misure restrittive dovute al Covid", ha spiegato Maria Van Kerkhove (Oms) a Stat.
27 NOV - Il picco di malattie respiratorie che la Cina sta vivendo in questi giorni non è così elevato se confrontato con i dati pre Covid. A evidenzialo è
Maria Van Kerkhove, direttore ad interim del dipartimento dell'Oms per la preparazione e la prevenzione delle epidemie e delle pandemie, rispondendo all'agenzia di stampa sanitaria Stat e ribadendo che nei casi recenti non sono stati trovati agenti patogeni nuovi o insoliti.
"Abbiamo chiesto di fare confronti prima della pandemia. E le ondate che stanno vedendo ora, il picco non è così alto come quello che hanno visto nel 2018-2019. Non c'è un'indicazione sulla presenza di un nuovo agente patogeno. È un dato atteso. È quello che la maggior parte dei Paesi ha affrontato uno o due anni fa con la fine delle misure restrittive dovute al Covid", ha aggiunto.
Il portavoce della Commissione nazionale cinese per la salute,
Mi Feng, ha dichiarato domenica che l'aumento delle malattie respiratorie acute è legato alla circolazione simultanea di diversi tipi di agenti patogeni, primo fra tutti l'influenza.