I ricercatori dell’Università di Aarhus (Danimarca) – guidati da Anders Borglum - hanno studiato il genoma di 1 milione e 300 mila persone, di cui oltre 370mila con depressione, nell’ambito del più ampio studio genetico su questa patologia realizzato fino a oggi. Lo studio ha evidenziato che le persone con depressione trattata in ospedale e un’elevata predisposizione genetica al disturbo bipolare hanno oltre il 32% in più di possibilità di sviluppare la malattia rispetto alla popolazione generale. Allo stesso modo, le persone con depressione ricoverate in ospedale e con un’elevata predisposizione genetica alla schizofrenia hanno probabilità 14 volte maggiori di sviluppare schizofrenia rispetto al resto della popolazione.
Anche soffrire di una forma depressione che richiede il ricovero ospedaliero ed avere un’elevata predisposizione genetica all’abuso di sostanze determina un rischio del 21% più elevato di andare incontro a un problema di abuso, valore che è di cinque volte superiore a quello del gruppo con depressione e una bassa predisposizione genetica all’abuso di sostanze e dieci volte più alto tra chi non è ricoverato per depressione. Quest’ultimo gruppo ha solo il 2% di rischio di ricevere una diagnosi di abuso di sostanze.
Infine, secondo i ricercatori danesi sono 11.700 le varianti genetiche del rischio che possono spiegare il 90% dell’ereditarietà della depressione; un aspetto che la rende uno delle patologie psichiatriche più complesse e poligeniche.
Fonte: Nature Medicine 2023