Gli scienziati dell’Università della California di San Francisco e del National Institute of Biological Standards and Control (NIBSC) del Regno Unito hanno lavorato dal 2017 all’ingegnerizzazione del virus indebolito presente nel vaccino orale mettendo a punto altri due vaccini, sempre a somministrazione orale. I prodotti sono attualmente in sperimentazione sull’uomo.
15 GIU - Gli scienziati dell’Università della California di San Francisco e del National Institute of Biological Standards and Control (NIBSC) del Regno Unito hanno sviluppato due nuovi vaccini, in forma orale, contro il virus della polio nell’ottica di eradicare la malattia, uno degli obiettivi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. I nuovi vaccini – i primi dopo 50 anni – sono stati presentati da Nature mercoledì 14 giugno.
Nonostante le molte campagne vaccinali di successo, il virus della poliomielite continua a circolare in tutto il mondo, rappresentando una minaccia per i danni neurologici e la paralisi che può provocare a chi non è vaccinato. I vaccini più usati sono quelli per via orale che utilizzano virus vivi e indeboliti.
Nel 2017 il gruppo di ricercatori ha osservato che il vaccino orale, con una mutazione, può riattivare il virus indebolito, per cui ha studiato tre mutazioni che rendono questa inversione genetica meno probabile.
Il team ha quindi ulteriormente ingegnerizzato il virus presente nel vaccino, creando altri due vaccini, nOPV1 e nOPV3, che si sono dimostrati efficaci nel prevenire la poliomielite in modelli animali e sono più sicuri del prodotto originario. I due nuovi vaccini sono attualmente in sperimentazione sull’uomo e il team di lavoro spera che potranno essere somministrati in prodotti bivalenti o trivalenti, per eradicare completamente il virus.
Fonte: Nature 2023