“La carenza di alcuni farmaci d’uso comune e stagionale continua a essere una realtà. Le difficoltà riguardano i più utilizzati antinfiammatori, antipiretici e antibiotici, ma anche medicinali per la gestione di importanti malattie croniche, come l'ipertensione e l'epilessia, e persino alcuni antitumorali. La situazione è dovuta da una parte alla carenza dei principi attivi più richiesti, per la notevole diffusione delle tipiche malattie stagionali e del Covid - come ibuprofene, paracetamolo e amoxicillina -, e dall'altra anche alle difficoltà nell'approvvigionamento delle materie necessarie al confezionamento di tutti i farmaci e medicinali, come l’alluminio per la chiusura dei blister”, così Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI).
“La FOFI - prosegue Mandelli - ha prefigurato questa situazione già alla fine della scorsa primavera, e si è prontamente attivata affinché le circa 2.000 farmacie italiane in grado di realizzare preparati galenici, avessero tutti gli strumenti per attivarsi e sopprerire alle carenze esistenti, in primis di farmaci antinfiammatori pediatrici a base di ibuprofene”.
“I farmacisti - prosegue Mandelli - restano un punto di riferimento competente e sempre disponibile per informare e orientare il paziente, anche sull’utilizzo di eventuali alternative terapeutiche, laddove l'irreperibilità di uno specifico medicinale dovesse perdurare. In ogni caso, vista la situazione piuttosto complicata, ribadiamo il nostro appello al senso civico e allo spirito di solidarietà dei cittadini, invitandoli caldamente - conclude il presidente dei farmacisti italiani - a non ricorrere a inutili scorte o accaparramenti di farmaci già carenti, che sono quindi indispensabili a coloro che ne hanno un bisogno attuale e immediato".