Lazio. Case della Salute. Oggi tavolo tecnico, in arrivo decreto di Zingaretti
Dopo l'incontro odierno, la prossima riunione è fissata per lunedì 20. E nei giorni successivi il commissario dovrebbe firmare il decreto ad hoc. Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Marotta(Smi): "Nuove strutture non siano finanziate sottraendo indennità a medici di famiglia".
15 GEN - Procede l’iter per l’istituzione delle Case della Salute nel Lazio. Stamane si è tenuto, presso gli uffici della Regione, un tavolo tecnico alla presenza dei sindacati del contratto di medicina generale. E per lunedì prossimo è previsto un nuovo incontro in cui si entrerà più nello specifico del decreto ad hoc che dovrebbe poi essere pubblicato nei giorni successivi.
Non mancano però i punti ancora da definire e i nodi da sciogliere.
Paolo Marotta, vicesegretario regionale dello Smi Lazio, avverte: “Sì alle Case della Salute, purché non sostituiscano l’attività degli studi di assistenza primaria (medico di famiglia) o della continuità assistenziale (ex guardia medica)”. Il rischio paventato dal sindacalista è infatti che vengano finanziate sottraendo ai medici di famiglia le indennità che percepiscono per collaboratori, mantenimento delle strutture e informatizzazione. “L’esperienza degli ambulatori dovrebbe aver insegnato qualcosa. I risultati ottenuti, non di particolare rilievo, sono stati raggiunti grazie all’abnegazione di piccoli gruppi di medici giovani e motivati e non da grandi gruppi indistinti di medici di medicina generale. In quest'ottica non è accettabile parlare solo delle indennità dei medici di famiglia che non possono essere assolutamente toccate”.
Marotta calcola che l’eventuale taglio delle indennità “costringerebbe i circa 4.824 medici laziali a chiudere il proprio studio medico, facendo gradualmente confluire i pazienti direttamente presso le nuove strutture, previste in ogni municipio romano. Fenomeno che andrebbe, di fatto, a modificare tutto l’assetto dell’assistenza territoriale, con un netto peggioramento della qualità del servizio al cittadino”.
Altra questione fondamentale riguarda poi l’informatizzazione, “elemento imprescindibile per valorizzare davvero le Case della Salute, costruendo un sistema di vasi comunicanti che faccia riferimento a un’unica cartella centralizzata che accompagni sempre il cittadini. In caso contrario, verrebbe meno il valore aggiunto”. Marotta, infine, rimarca un aspetto che distanzia lo Smi dagli altri sindacati. “Siamo i soli a batterci affinché nelle nuove strutture lavorino quei giovani medici che oggi stentano ad arrivare a 500 euro al mese. Sarebbe un segno di grande civiltà”.
La composizione del tavolo tecnico di stamane:
Regione Lazio: Gianni Vicario, Amedeo Cicogna, Isabella Mastrobuono, Fabrizio Ciaralli, Lucia Gerosa
Asl: Maria Immacolata Cozzolino (Geriatra Rmf)
Sindacati: D'Andrea, Carrano e Cirilli (Fimmg); Magnanti, Bevilacqua e Cuffari (Snami); Colantonio e Taeggi (Intesa Sindacale); Marotta (Smi)
Gennaro Barbieri