Elezioni nel Lazio. Il confronto tra i programmi per la sanità dei candidati presidenti alla Regione, D’Amato, Rocca e Bianchi
L’assessore alla Salute dell’ex Giunta Zingaretti (centrosinistra), Alessio D’Amato, sfiderà l’ex presidente della Croce Rossa Italiana (Cri) Francesco Rocca (centrodestra). In campo anche l’ex presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi, per il M5S. Più corposi io programmi per la sanità di D'Amato e Rocca, schematico quello di Bianchi, con un punto in comune tra tutte le parti: difesa della sanità pubblica, su cui investire e portare correttivi, ma comunque l'unica in grado di garantire una sanità equa e universale.
30 GEN - Mancano due settimane all’appuntamento alle urne per le elezioni regionali del Lazio, in programma il 12 e 13 febbraio in contemporanea con le elezioni regionali della Lombardia. I programmi sono pronti, l’ultimo a presentarlo è stato il candidato (ex presidente della CRI, Croce Rossa Italiana),
Francesco Rocca, che scende in campo per il centrodestra contro il candidato di centrosinistra
Alessio D’Amato (assessore alla Salute dell’ex Giunta Pd guidata da Nicola Zingaretti) e dalla candidata per il Movimento 5 Stelle (ex presidente del WWF Italia)
Donatella Bianchi.I programmi sono ampi, affrontano numerose tematiche, dai trasporti al digitale, dalla sicurezza ai diritti e poi, ovviamente la sanità, materia di grande importanza per i cittadini ma anche tra le voci prioritari nei bilanci regionali. Visto il profilo dei candidati presidenti, inoltre, non poteva che non essere centrale in questa campagna elettorale. Ecco, quindi, in sintesi, i programmi per la sanità dei candidati presidenti in Regione Lombardia.
ALESSIO D’AMATO - CENTROSINISTRA (il programma)Il corposo programma di D’Amato per la sanità parte dall’esperienza Covid, che il candidato di centrosinistra ha vissuto nei panni di assessore alla Sanità. Per D’Amato, questi anni “ci hanno fatto riscoprire il valore della Sanità e del Welfare pubblici. L’importanza centrale nello stesso ‘essere comunità’” di uno Stato che garantisca salute e assistenza alle proprie cittadine e ai propri cittadini. Noi ci crediamo da anni”, dice D’Amato, che conferma e rilancia l’obiettivo di una “Sanità pubblica efficiente e giusta e un Welfare attento e capace di dare assistenza a chi ne ha bisogno. Perni essenziali del costruire comunità.
Partendo da questa premessa, il programma di centrosinistra per la sanità laziale prevede nuovi ospedali stiamo investendo 949 milioni di Euro. Oggi ci sono 6 nuovi ospedali in progettazione e costruzione – ad Amatrice, ad Acquapendente, a Rieti, a Formia, a Latina e a Tivoli. E oltre a questo ci sono due grandi ampliamenti in corso – quelli del Sant’Andrea di Roma e dell’ospedale Belcolle di Viterbo. Lavori che, per D’Amato, “servono a rafforzare la rete del Lazio e, insieme, a bilanciare l’offerta dei servizi della Regione tra Roma e province. Per questo studieremo anche la fattibilità per la realizzazione di un ospedale della media valle del Tevere. Perché i diritti delle cittadine e dei cittadini del Lazio debbono essere uguali: a partire dalla Sanità”.
Intenzione di D’Amato è anche investire sulla rete ospedaliera esistente, con un investimento di 2,8 miliardi di euro per l’ammodernamento, la messa in sicurezza e l’acquisto di nuove tecnologie. A queste risorse si aggiunge una specifica misura del PNRR, dedicata al parco tecnologico e digitale ospedaliero che garantisce ulteriori 347 milioni di euro.
Un’altra rivoluzione riguarderà la medicina territoriale, non solo in termini di case e ospedali di comunità e cot. “La rete territoriale sarà riorganizzata anche ampliando per quanto possibile le prestazioni sanitarie erogabili dalle farmacie e rilanciando la figura del medico di famiglia – al quale ormai troppo spesso i cittadini si rivolgono solo per certificazioni e ricette – e che deve, invece, riassumere un ruolo cardine nell’assistenza territoriale”. Ambulatori con servizi infermieristici faranno parte del progetto.
E poi, rendere più efficiente l’assistenza domiciliare anche continuando a investire sulla digitalizzazione dei processi e dei sistemi informativi, attivato servizi di telesorveglianza e telemonitoraggio per i pazienti Covid. “Ci doteremo – si legge nel programma - di un Piano Strategico per la Telemedicina”, a cui si affiancherà un Piano “Svuota Pronto Soccorso” , realizzabile anche grazie al fatto che “medicina di territorio e assistenza domiciliare avranno un ulteriore effetto positivo: ridurre la pressione sulla nostra rete dell’emergenza”.
Tra gli obiettivi di D’Amato anche l’azzeramento delle liste d’attesa e, dunque, il rilancio di una sanità equa e accessibile, per realizzare il quale “abbiamo istituito un Gruppo di lavoro regionale per l’equità e la medicina di genere e avviato un percorso volto a promuovere, nelle Aziende Sanitarie, una sensibilità diffusa sull’equità quale criterio guida nella ridefinizione delle attività assistenziali. Continueremo su questa strada per garantire a tutti, senza differenza alcuna, una sanità di qualità, equa e accessibile”.
La sanità regionale dovrà poi essere sempre più attrattiva, valorizzando le eccellenze, prima tra tutte l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che troverà una nuova sede nell’ex ospedale Forlanini. “Si tratta di un progetto che restituirà il Forlanini alla propria storica vocazione sanitaria, creerà nuovi posti di lavoro e consentirà sinergie mediche e di ricerca con i vicini ospedali S.Camillo e Spallanzani. Si darà vita ad una nuova ‘Città della Salute’ – pubblica, di dimensioni europee e di grande valore sanitario – e, insieme, sarà salvaguardato il patrimonio architettonico del Forlanini e il suo parco sarà reso accessibile a tutti i cittadini”.
Per il benessere e la tutela della salute dei cittadini, previsto anche il rilancio dei consultori e nuovi progetti di educazione sessuale che mirino ad “educare i giovani alla consapevolezza e alla responsabilità nello sviluppo dei sentimenti, della sessualità e sul tema della riproduzione, utilizzando linguaggi adatti alle diverse fasce di età”. Nell’ambito dell’impegno a favore di una piena consapevolezza sessuale dei giovani, e in linea con iniziative adottate in altri Paesi ed altre regioni, sarà avviata la distribuzione gratuita di profilattici ai cittadini under 25 della regione.
Maggiore attenzione anche alla Salute mentale, con un migliore accesso anche ai consulti con gli psicologi, con l’obiettivo di introdurre la figura dello psicologo di base.
Tutto questo dovrà prevedere anche investimenti sul personale sanitario. “L’uscita dal commissariamento dopo dodici anni ha permesso il superamento del blocco del turn over – che significava una persona assunta ogni dieci che uscivano dal sistema sanitario. È stato così possibile riaprire la stagione delle assunzioni in sanità. Solo tra il 2018 e l’inizio del 2022 sono state 5500 le nuove assunzioni, un valore doppio rispetto alla media nazionale. Una tendenza ben precisa che dovrà continuare nel futuro”, si legge nel programma, che mira anche ad intervenire a livello manageriale, “sollevando i primari dalle attività strettamente organizzative in modo che possano tornare a tempo pieno alla visita e alla cura dei pazienti. È possibile creando una struttura di staff alle direzioni generali che si occupi di organizzazione e controllo di gestione e che, sentiti i professionisti, gestisca direttamente gli aspetti organizzativi utilizzando gli strumenti informatici e le tecnologie necessarie”.
FRANCESCO ROCCA – CENTRODESTRA (il programma)Per Rocca il Servizio sanitario regionale “presenta ancora oggi ataviche criticità che abbiamo intenzione di affrontar”, a cominciare dalla questione Liste d’attesa per il contrasto delle quali sarà istituito “un ufficio dedicato all’interno della Direzione Salute della Regione”. L’intenzione è poi di aprire “da subito un tavolo con gli operatori sanitari dell’emergenza e delle cure primarie per analizzare le principali criticità e individuare insieme le migliori soluzioni fornendo loro immediatamente gli strumenti finanziari, tecnologici e organizzativi necessari .A tal fine informatizzeremo la gestione dei posti letto disponibili a livello regionale con visione giornaliera e costituiremo un Ufficio dedicato all’interno del Direzione Salute della regione”.
Forte impegno anche nella lotta ai tumori, rafforzando i piani di screening, che attraverso le cure e l’assistenza, per il quale sarà realizzato anche un nuovo piano oncologico regionale che prevedrà, tra le altre cose, forti investimenti attrattivi per le migliori professionalità nel campo e la messa a disposizione dei test di Next-Generation Sequencing.
Altra parola chiave sarà “prossimità”, attraverso il rafforzamento della medicina territoriale investendo sulla medicina generale, la pediatria di libera scelta e la specialistica ambulatoriale per migliorare e facilitare l’accesso alle cure primarie e incentivare l’assistenza nelle aree interne a bassa densità abitativa. Telemedicina e assistenza domiciliare diventeranno le modalità principali di gestione del paziente non acuto ove le condizioni del paziente lo consentano.
Investimenti anche sulla farmacia dei servizi che diventerà uno dei principali nodi di accesso al servizio sanitario regionale, di prossimità del cittadino, “per tutte le prestazioni ivi erogabili in sicurezza”.
Fare di più e meglio per la Salute mentale. In questo ambito l’impegno del candidato del centrodestra è, tra la altre cose, verso il rafforzamento delle prestazioni sanitarie, socio-assistenziali e dell'assistenza sociosanitaria semiresidenziale e residenziale per le persone con disturbi mentali; l’implementazione dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura per il ricovero dei pazienti psichiatrici volontari prevedendo un incremento di posti letto 1 su 5.000 abitanti; l’istituzione del Fondo per il sostegno psicologico delle famiglie per la gestione famigliare del congiunto convivente affetto da patologie mentali.
Tra gli altri progetti di Rocca, il rilancio delle “strutture storiche della capitale come ad esempio il CTO Alesini e il San Filippo Neri investendo in risorse umane e tecnologiche e valorizzandone la attività scientifiche”. Anche “l'area dell’ex nosocomio Forlanini” che è “in stato di abbandono, rappresenta una vergogna per la Citt àdi Roma e per la Regione Lazio ed un affronto ai tanti medici ed infermieri che hanno speso la loro vita nello storico ospedale. La nuova Giunta si impegna a restituire il Forlanini alla sanità regionale”.
Impegno, infine, per il “riequilibrio” dei “rapporti tra Roma e le Provincie del Lazio garantendo il potenziamento delle strutture provinciali con investimenti in risorse umane, strutturali e tecnologiche al fine anche di renderle attrattive rispetto alle regioni perimetrali”, e contro le infezioni ospedaliere: “Si tratta di una disfunzione del sistema inaccettabile in una Nazione progredita come la nostra – si legge nel programma di Rocca -. I dati precedenti la Pandemia, che ovviamente ha reso più difficile isolare le cause dei decessi, parlano di quasi 50mila casi ogni anno.50mila morti l’anno meritano un impegno risolutivo più netto e sistemico. Perché la costanza dei numeri dimostra che c’è un problema strutturale: parlare di “casi di malasanità” è disonesto e irresponsabile”.
DONATELLA BIANCHI – M5S (il programma)Schematico ma chiaro il programma per la sanità della candidata del M5S, che promette "la difesa della sanità pubblica” perché “non vogliamo una sanità solo per chi se la può permettere”.
Poi “fuori la politica dalla sanità”, per nomine dei vertici “trasparenti e meritocratiche”.
Bianchi promette anche “il potenziamento e la riqualificazione della rete ospedaliera pubblica e dei presidi territoriali per realizzare una efficiente integrazione con i servizi socio sanitari territoriali, avere uniformità di cure e ampliare il numero di posti letto”.
Nel programma di Bianchi anche lo “stop alle liste d’attesa senza fine e alla migrazione sanitaria: è assurdo che i cittadini cerchino servizi fuori dal Lazio”.
Bianchi vuole piuttosto “sperimentare percorsi assunzionali pubblici di giovani medici e di formazione attraverso le scuole di specializzazione clinica universitaria” e rafforzare gli strumenti welfare “per una regione adattiva, accessibile e inclusiva”.
Lucia Conti