23 APR - "Lo scaricabarile sui nuovi tagli da fare in sanità (2,4 miliardi all'anno) smaschera il governo e mette a nudo la debolezza della Conferenza delle Regioni", commenta
Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, una volta appresa la notizia del rinvio della seduta della Conferenza Stato-Regioni che avrebbe dovuto affrontare il nodo dei tagli al Fondo Sanitario Nazionale.
"Il governo ha raccontato agli italiani che legge di stabilità e Def non colpiscono i servizi e il diritto alla salute e alle cure - sostiene la dirigente sindacale - e la Conferenza Stato-Regioni prima ha subito i tagli e poi ha tentato di ridurre i danni di una politica regressiva". "Una Politica - conclude Lamonica - che colpendo il welfare riduce i diritti e frena la stessa ripresa economica".