Crescono le somministrazioni di vaccini in farmacia. "Le nuove normative statali e il Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) spalancano le porte delle farmacie alle vaccinazioni: ne approfittano solo alcune regioni che ottengono adesioni rilevanti nell'ultima campagna invernale contro il Covid. Sono cresciute infatti queste vaccinazioni somministrate in farmacia: la media nazionale è del 23,5% (+4,2% rispetto all'anno precedente) con punte in Liguria (61,8%), Lombardia (47,4%), Marche (36,2%) e Piemonte (28%). Più ridotto per ora il contributo delle farmacie per l'antinfluenzale, per larga parte somministrato dai medici di medicina generale".
A fare il punto gli esperti intervenuti in un confronto organizzato dall'Accademia lombarda di sanità pubblica, in collaborazione con la Siti (Società italiana di Igiene) Lombardia.
"L'aumento dei vaccini efficaci soprattutto per anziani e soggetti fragili e la carenza di personale sanitario – ha sottolineato Carlo Signorelli, presidente del National Immunization Technical Advisory Group (Nitag), gruppo tecnico nazionale sulle vaccinazioni istituito presso il ministero della Salute - sono elementi che devono incoraggiare le regioni ad includere le farmacie nella rete degli erogatori, per tentare di aumentare le ancora insufficienti coperture vaccinali".
Sul Disegno di legge Semplificazioni, "che propone l'estensione dei vaccini somministrabili in farmacia, sottolineo l'importanza del provvedimento - ha affermato Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi) - nell'ottica di garantire ai cittadini maggiori prossimità, facilità di accesso e informazioni sulla vaccinazione. La prevenzione vaccinale ad opera dei farmacisti, che ha trovato un riscontro molto positivo nelle recenti campagne contro Covid e influenza, oggi rappresenta un pilastro della sanità territoriale grazie al contributo dei farmacisti che operano in sinergia con gli altri attori della rete di prevenzione sul territorio”.