L’8 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale della donna. "Un ringraziamento particolare a tutte le donne impegnate nel Servizio sanitario nazionale per tutelare la salute dei cittadini". Scrive il Ministero della Salute sul suo sito per celebrare la Giornata.
“In occasione dell’8 marzo, voglio rinnovare il mio ringraziamento a tutte le donne del Servizio sanitario nazionale, che rappresentano il 70% dei professionisti che operano nelle nostre strutture. La loro presenza, sempre più ampia, è una risorsa preziosa per la tutela della salute di ogni persona e una ricchezza che dobbiamo difendere e valorizzare. Un impegno che non può che partire dalla tutela dei loro diritti, della loro sicurezza e del loro benessere, perché spesso oltre ai carichi di lavoro le donne del SSN sono purtroppo le più colpite dall’inaccettabile fenomeno della violenza, un’urgenza su cui da subito siamo intervenuti. Così come dobbiamo assicurare la piena tutela delle lavoratrici madri. L’attenzione alla salute delle donne è una priorità ogni giorno, non solo l’8 marzo, e per questo siamo impegnati per rispondere in modo sempre più adeguato alle loro specifiche esigenze, garantendo equità e appropriatezza, a tutte le età e in tutti i contesti: dalla prevenzione, all’assistenza, dalla ricerca alla sicurezza sul lavoro. La completa tutela della salute femminile è una parte imprescindibile dell’universalità del Servizio Sanitario Nazionale”. È quanto afferma il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella Giornata Internazionale della Donna.
Le donne del Sistema Sanitario Nazionale
Il Italia, secondo i dati del Ministero della Salute, Annuario statistico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), le donne che operano stabilmente nelle strutture del SSN, al 31 dicembre 2022, rappresentano il 70% degli oltre 625.000 professionisti.
Negli ultimi dieci anni la presenza femminile nelle strutture del SSN si è sempre più affermata, con un aumento di quasi 5 punti percentuali, anche nel periodo pre-pandemico, in cui si è registrata una notevole contrazione del personale dipendente totale del SSN.
Il fenomeno è ancora più evidente fra il personale medico, in cui la quota di donne ha visto un incremento di oltre 12 punti percentuali.
Al 31 dicembre 2022 le donne medico del SSN sono oltre 53.000 e hanno superato il numero di medici uomini, rappresentando oltre il 52% del totale dei medici.
I dati relativi al numero di assunzioni confermano la maggiore immissione nel sistema di medici donna: nel corso del 2022 le donne assunte sono state circa 46.000 unità pari al 68,1% del totale degli assunti. Tra i medici il 58,3% degli assunti sono donne, nel personale infermieristico tale percentuale è pari al 76,2%.
Donne più giovani dei colleghi maschi
Con riferimento alla distribuzione per fasce di età, si nota come le donne risultino generalmente più giovani dei propri colleghi uomini. Ciò è soprattutto evidente per la categoria professionale dei dirigenti medici. Verosimilmente la questione è legata alla crescente femminilizzazione delle professioni con maggiori immissioni in servizio (cui corrisponde spesso un’età anagrafica non avanzata) di dipendenti di genere femminile.
Le donne nelle varie aree
La presenza femminile è maggiormente concentrata nell’area funzionale dei servizi e dell’area funzionale di medicina.
Per quanto riguarda l’area della chirurgia, si evidenzia nel corso degli ultimi anni un incremento della presenza femminile, che passa dal 28,4% al 35,6%.
Anche per i medici di medicina generale si registra un trend crescente della presenza femminile: nel 2023 dei 37.991 medici di medicina generale il 42,3% è donna. Anche nel 2023 si conferma la maggior presenza di pediatri di libera scelta donna (69,9% del totale dei pediatri di libera scelta).
Nel SSN il 70% è donna ma ai vertici solo una su quattro
A fronte di una sempre maggior presenza di personale medico di genere femminile, la percentuale di donne medico titolare di un incarico di direttore di struttura rimane inferiore a quella degli uomini ed invariata nel tempo; solo l’8,3% delle donne medico hanno un incarico di struttura nel 2022, mentre per gli uomini il valore sale al 20,6%; in altri termini l’80% degli incarichi è ricoperto da uomini e solo il restante 20% da donne.