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Covid. Un cittadino su dieci persuaso alla vaccinazione dal proprio farmacista. L’indagine di Fondazione Cannavò e Fofi
Presentati i risultati dell’indagine condotta nell’ambito dell’Osservatorio "L'evoluzione della pratica vaccinale sul territorio”: farmacisti proattivi; necessario colmare le criticità su formazione, organizzazione e carenza di personale. L’Osservatorio, realizzato da Fondazione Cannavò e Fofi, ha voluto individuare i gap e elaborare proposte a beneficio di cittadini e dei player del Sistema.
30 GEN -

La pandemia ha acclarato il ruolo imprescindibile della prevenzione, trovando nella situazione emergenziale interventi straordinari per promuovere la vaccinazione della popolazione. Per questo motivo, mentre evolve e si delinea il ridisegno del Ssn, è fondamentale comprendere puntualmente l'evoluzione della pratica vaccinale, analizzando comportamenti e percepiti della popolazione, dei professionisti e dei decisori sanitari. Da questa premessa è nato l'Osservatorio "L'evoluzione della pratica vaccinale sul territorio", promosso da Fondazione Cannavò e Fofi.

L'analisi del campione ha consentito di mappare - con rigore metodologico - i bisogni e di individuare gli strumenti operativi per sostanziare proposte di miglioramento, che sono state oggetto di discussione durante l'evento di Presentazione organizzato presso il Centro Studi Americani di Roma.

Un cittadino su dieci dichiara che il proprio farmacista ha provato a convincerlo a vaccinarsi contro il Covid-19. Questo dato mette in rilievo come la farmacia sia un presidio fondamentale per l’efficacia delle campagne vaccinali, ma, per valorizzare appieno tale figura, restano alcune criticità da superare, tra cui la carenza di personale e l’esigenza di mettere in campo una organizzazione sostenibile.

Per Andrea Mandelli, Presidente Fofi, la valorizzazione della prevenzione passa attraverso il necessario e nuovo slancio della vaccinazione promossa dal farmacista. Mandelli ha infatti evidenziato che "solo il 5% delle risorse destinate alla sanità converge verso attività di prevenzione. In questa direzione, la vaccinazione riveste un ruolo fondamentale, ma si tratta di un ambito che va ulteriormente valorizzato. Sul territorio, già oggi è andato affermandosi un approccio sinergico a vantaggio del paziente, che vede Medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta e farmacisti operare fianco a fianco. Le sfide della sanità, il rilancio del territorio richiedono nuove evoluzioni e in questo senso non possiamo che ribadire come i farmacisti siano pronti a tracciare, insieme agli altri attori, le linee del futuro. Il Milleproroghe, che sta compiendo i propri passaggi parlamentari, ha registrato una serie di importanti emendamenti finalizzati ad allargare le vaccinazioni in farmacia, che non hanno poi trovato spazio. Non era forse lo strumento legislativo più idoneo, ma è evidente come la riflessione sia viva anche in Parlamento. La strada è segnata e richiede l’impegno e la convinzione di tutti, perché il futuro non è tra cinque anni, ma è dietro l’angolo".

Per Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente della Fondazione Cannavò e Vicepresidente Fofi "il rilancio della sanità non può che tenere conto della necessità di implementare e sviluppare ulteriormente le sinergie tra tutti gli operatori dell’assistenza e della presa in carico. Il sistema sanitario ha sinora operato secondo la logica dei silos, ma, oggi, è quanto mai necessario costruire ponti tra i vari soggetti. Nasce da qui l’idea alla base dell’Osservatorio, un importante luogo e strumento di analisi e di confronto. L’Osservatorio, realizzato da Fondazione Cannavò e Fofi, con la collaborazione di Federfarma, Assofarm, Sifo, Fenagifar, Università Bocconi, Cittadinanzattiva, Fimmg e Fimp, si pone l’obiettivo di individuare i bisogni dei cittadini, rilevare le esigenze degli operatori, a partire dai medici, pediatri e farmacisti, registrare le criticità presenti, così da farne oggetto di valutazione, anche con l’intervento, laddove necessario, presso il decisore politico".


"Un primo passo è proprio l’indagine realizzata, attraverso il punto di vista del cittadino, del farmacista e dei medici del territorio, nel corso del 2023 e presentata oggi. Molti sono i dati che emergono ma, di particolare rilievo, è il tema della fiducia - spiega Erika Mallarini (SDA Bocconi) -. La vaccinazione, oggi, vede un importante calo rispetto alla fase pandemica. Le ragioni che hanno spinto i cittadini a vaccinarsi contro il Covid-19 sono state in molti casi di natura valoriale, non legate, quindi, a principi scientifici o razionali. La maggior parte dei rispondenti dichiara, non a caso, di essersi vaccinato per tutelare i propri familiari, la collettività o per paura». Da qui discende «la rilevanza dei soggetti che vaccinano - del medico e farmacista -, che non si esprime solo in termini di capillarità del servizio, ma soprattutto di patrimonio di fiducia. Il percorso che porta il paziente ad aderire alla vaccinazione trova giovamento anche dalla sistematicità di un rapporto costruito nel tempo e questo elemento va tenuto in considerazione nella costruzione del messaggio attorno al vaccino. MMG e farmacista possono avere un ruolo ancora più attivo nel veicolare le informazioni ai pazienti e possono ulteriormente migliorare l’efficacia della comunicazione".

30 gennaio 2024
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