"Un ringraziamento a tutti i colleghi delle zone alluvionate. Mi riferisco ovviamente ai farmacisti dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dalla grave alluvione del maggio scorso, ma anche ai colleghi della Toscana, travolti dall’acqua solo qualche settimana fa. Li ringrazio per essersi adoperati al massimo, nonostante i danni subiti e la situazione di estremo disagio, per garantire la dispensazione dei farmaci e di tutti i presidi sanitari necessari ai loro concittadini coinvolti in queste calamità".
Con questo pensiero e ringraziamento il presidente Andrea Mandelli ha aperto il Consiglio nazionale della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani.
Nella sua ampia relazione, Mandelli non si è limitato a commentare temi di stretta attualità quali le misure per le farmacie e la farmaceutica contenute nella legge di Bilancio, ma ha gettato una sguardo al futuro della professione e dello stesso Servizio sanitario nazionale, tra nuovi servizi di prossimità, un potenziamento della prevenzione ed un approccio sempre più attento al 'One health' e alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.
Di seguito una breve sintesi degli argomenti affrontati da Mandelli nella sua relazione approvata all'unanimità.
Manovra. Il disegno di legge di bilancio 2024 prevede una modifica delle modalità di distribuzione dei farmaci, associata alla revisione delle regole della remunerazione delle farmacie convenzionate. Lo scopo è aumentare la capillarità distributiva dei farmaci e, coerentemente, il meccanismo individuato è una revisione del prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio – il cosiddetto “PHT” – riclassificando una parte dei farmaci in esso contenuta in fascia A. Il risultato più evidente di questa operazione sarà un maggiore utilizzo del canale convenzionato rispetto ai canali della distribuzione diretta e della distribuzione per conto. Si tratta naturalmente di una norma che noi farmacisti salutiamo con gratitudine ed entusiasmo.
Covid. Non solo siamo stati feriti e travolti non certo da buona sorte, ma dalla disgrazia collettiva della pandemia; ma poi abbiamo dimostrato senza alcun dubbio di essere già “menti preparate”, cioè pronte ad affrontare l’emergenza e, soprattutto, predisposte ad abbracciare la trasformazione, il cambiamento. Ed è proprio questo, io credo, il nucleo del più importante riconoscimento che abbiamo ricevuto tutti insieme dalle Istituzioni, e non a caso dall’Istituzione più alta: mi riferisco ovviamente, ancora una volta, alla medaglia d’oro al “Merito della Sanità Pubblica” di cui siamo stati insigniti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Prevenzione. La nuova farmacia deve significare soprattutto prevenzione, uno dei valori cardine della sanità del futuro. Su questo fronte, il coinvolgimento di noi farmacisti nell’attività di prevenzione vaccinale si è dimostrato a dir poco efficace con le campagne anti-Covid e antinfluenzale, perché ha risposto all’esigenza di garantire ai cittadini maggiori prossimità, facilità di accesso e informazione sulla vaccinazione, essenziali per aumentare l’adesione a questo importante strumento di protezione della salute individuale e collettiva. Sulla scorta di questo successo, oggi nutriamo l’ambizione di vedere ampliato il nostro apporto nella somministrazione di altri vaccini, dall’herpes zoster – come già sperimentato nella Regione Marche – allo pneumococco, all’HPV.
Farmacie sempre più presidi sanitari territoriali. In farmacia, adesso la sfida consiste nel potenziare i test diagnostici eseguibili da parte dei farmacisti. Perché, se è vero che la precocità della diagnosi si gioca tutta sulla tempestività dei test e degli screening – nonché sulla loro estensione, per ovvie ragioni statistiche – allora questi test sarà meglio offrirli laddove i cittadini sono più disposti a riceverli. In altre parole, ci tocca parlare di prossimità anche quando vogliamo delineare un sistema di prevenzione efficace. Nelle farmacie della Liguria, ad esempio, tutti i cittadini, dotati di prescrizione del medico, possono effettuare un ECG o un holter – cardiaco o pressorio – come prestazione rimborsata dal Servizio sanitario.
Da questo punto di vista, la Liguria è non soltanto un esempio pioneristico, ma anche un laboratorio: se questo test genererà diagnosi più tempestive, ad esempio di malattie cardio-metaboliche incipienti, avremo contribuito all’abbattimento dei costi per interventi sanitari – magari chirurgici – e per terapie farmacologiche; e, quindi, anche al taglio di qualche lista d’attesa, all’allungamento della speranza di vita dei pazienti e al contenimento di costi diretti e indiretti per carico di malattia.
Semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria. Un altro esempio concreto della centralità del nostro ruolo nella rete dell’assistenza territoriale e del valore della collaborazione multiprofessionale, a beneficio del paziente e del sistema, è la ricetta elettronica, che vogliamo diventi strutturale come previsto nel disegno di legge di delega al Governo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria. In attesa che il provvedimento avvii presto il suo iter di approvazione, auspichiamo l’implementazione di una realtà in cui, grazie al lavoro di squadra con i medici di Medicina generale, consentirà ai pazienti cronici e ai loro caregiver di ritirare in farmacia le confezioni di medicinali necessarie a coprire trenta giorni di terapia, senza dover andare ripetutamente dal medico per la ricetta almeno per un periodo di dodici mesi.
Carenze farmaci. La Federazione, in collaborazione con la Società Italiana Farmacisti Preparatori (Sifap), ha predisposto una survey online, per censire le Farmacie che allestiscono preparati: non solo per fornire al Ministero della salute informazioni utili per attuare un’efficace strategia di contrasto al fenomeno della carenza di medicinali, ma anche per offrire un supporto ai cittadini nella ricerca della farmacia più vicina in grado di soddisfare la propria domanda di salute. Sul sito federale è presente un servizio che aiuta i cittadini ad individuare la farmacia più vicina che effettua preparazioni galeniche, a dimostrazione – ancora una volta – di quanto sia importante per la Federazione essere al fianco del Ministero e dei cittadini per agevolare un corretto svolgimento del servizio farmaceutico e un agevole accesso al farmaco.
One Health. Ritengo sia importante che noi farmacisti, naturalmente sensibili all’approccio One Health che non può che implicare anche un’adeguata attenzione ai temi ambientali, diveniamo agli occhi dei cittadini un punto di riferimento per lo sviluppo e la diffusione di questa cultura. A ciascuno di Voi e dei colleghi sul territorio non mancheranno spunti per declinare in modo concreto ed esemplare una cultura della difesa dell’ambiente e degli ecosistemi che sia d’ispirazione per i cittadini. La Federazione metterà a punto progetti specifici, affinché sempre di più la figura del farmacista testimoni la consapevolezza dell’urgenza di azioni concrete a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.
Potenziamento digitale. Nello scorso Consiglio Nazionale è stata decisa la costituzione di una società in house, a totale partecipazione della Federazione, la PROSERVICE, avente ad oggetto la realizzazione di un polo strategico per l’implementazione di attività di sostegno e supporto alla Federazione e agli Ordini, nonché l’erogazione e l’adeguamento nel tempo di servizi, anche informatici, utili all’attività degli Uffici sia della Federazione che degli Ordini. Con la nascita della nostra società, quindi, aumenteranno i servizi a favore degli Ordini territoriali e assisteremo ad un potenziamento del processo di digitalizzazione ormai in atto. L’obiettivo che sta ispirando questo percorso è quello di razionalizzare i costi fino ad oggi sostenuti dagli Ordini, elevando gli standard di qualità delle prestazioni rese.
Qui il testo completo della relazione del presidente Mandelli.