“I dati diffusi da Iqvia, che certificano il ruolo crescente dei farmacisti di prossimità nell’offerta di prestazioni sanitarie e nella partecipazione attiva ai percorsi diagnostico-terapeutici per la gestione delle cronicità, confermano la percezione che noi farmacisti abbiamo consolidato negli ultimi tre anni di rappresentare una figura di riferimento per gli italiani e un presidio di assistenza sanitaria fondamentale per il SSN. La fiducia e la crescente aspettativa che i cittadini ripongono nei nostri confronti sono la conferma della nostra capacità di saper rispondere con competenza e vicinanza ai bisogni di salute delle persone, e della bontà dell’intuizione sulla Farmacia dei servizi, avuta dalla Federazione nel 2005, che ha permesso ai farmacisti di prepararsi a un’evoluzione del proprio ruolo oltre la tradizionale attività di dispensazione dei medicinali. I quasi 50mila farmacisti che si sono abilitati alla somministrazione dei vaccini sottolineano la volontà della categoria di accrescere le proprie competenze per farsi interpreti di quella sanità di prossimità su cui la pandemia ha acceso i riflettori. Oggi la sfida è di potenziare ulteriormente i servizi erogati dai farmacisti di comunità, dalle vaccinazioni ai test diagnostici alla telemedicina, supportandone l’implementazione omogenea in tutte le Regioni: è un obiettivo prioritario per rispondere alle aspettative degli italiani e alla necessità del sistema di rafforzare le attività di prevenzione e cura sul territorio, anche alla luce della centralità della rete dell’assistenza territoriale prevista dal DM 77”, ha dichiarato il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), Andrea Mandelli, commentando i risultati dell’Indagine di Iqvia diffusa oggi.