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Farmaci. Nel 2022 l’e-commerce segna un balzo in avanti (+24% a valori). I nuovi dati Iqvia
Nell’anno appena terminato, l’e-commerce dei prodotti da farmacia ha fatto un balzo in avanti arrivando a un fatturato di 673 milioni di euro (+24% rispetto all’anno precedente, che si era attestato a 544 milioni). Nel 2020, anno boom dell’online a causa della pandemia, il fatturato era stato di 428 milioni di euro, (+25% rispetto all’anno precedente). 
07 FEB -

Iqvia pubblica i primi dati del fatturato delle farmacie online nel 2022. Nell’anno appena terminato, l’e-commerce dei prodotti da farmacia ha fatto un balzo in avanti arrivando a un fatturato di 673 milioni di euro (+24% rispetto all’anno precedente, che si era attestato a 544 milioni). Nel 2020, anno boom dell’online a causa della pandemia, il fatturato era stato di 428 milioni di euro, (+25% rispetto all’anno precedente).

In realtà, anche se i ricavi della farmacia online crescono a doppia cifra, sono ancora piccoli rispetto alla farmacia fisica che, per quanto riguarda i prodotti commerciali (i farmaci su prescrizione non si possono vendere online in Italia), hanno fatturato 11,4 miliardi di euro nel 2022. Si tratta quindi di una quota minoritaria rispetto al totale mercato (circa il 6%), ma l’e-commerce è un servizio che il consumatore sta chiedendo in maniera sempre più decisa e i numeri sono in crescita.

Secondo l’analisi di Iqvia - il provider globale di dati, analisi, ricerca clinica, consulenza e tecnologie innovative in ambito sanitario e farmaceutico - per quanto riguarda i prodotti da farmacia, il principale fattore che spinge il consumatore all’e-commerce è il prezzo. Infatti, il fattore che incide sull’acquisto online è la possibilità di confrontare i prodotti, le offerte e gli sconti e di acquistare il bene al prezzo più competitivo. Per esempio, nel 2022, i prodotti senza obbligo di prescrizione hanno avuto uno sconto medio di circa il 28% rispetto alla farmacia fisica, mentre i prodotti per la cura personale hanno visto uno sconto medio di quasi il 26%. E’ interessante vedere come, nonostante il trend positivo di entrambi i canali (online e offline), il prezzo medio del canale offline sia stabile, mentre nel caso dell’ online, si registra una riduzione di prezzo medio di circa il 3%.

Ma ci sono anche altri parametri che influenzano la decisione del paziente, per esempio, per alcuni, è importante la riservatezza, l’acquisto on-line permette al consumatore di mantenere l’anonimato fisico. Inoltre, gioca un ruolo importante la comodità di fare acquisti 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana senza dover uscire di casa. Elemento non trascurabile quando si è ammalati.

Antonella Levante, senior vice president e amministratore delegato di Iqvia Italia e Grecia: “Il cliente che acquista on-line lo fa in maniera informata, sapendo quale prodotto cerca e il relativo prezzo. Infatti, se il rapporto con il proprio farmacista di prossimità rimane prioritario in una logica di benessere e di consiglio, l’e-commerce rappresenta un canale sempre più interessante quando il paziente sa esattamente cosa vuole comprare e cerca le migliori condizioni economiche”.

“A fine gennaio 2023, in Italia erano 1430 le farmacie e le parafarmacie autorizzate dal Ministero della Salute a vendere i prodotti su internet. Tuttavia, secondo i nostri dati, sono i primi dieci player a concentrare oltre la metà di tutto il mercato dell’e-commerce (53%). Mentre i primi cento player rappresentano il 90% del mercato”, conclude Levante.

07 febbraio 2023
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