Federchimica, Farmindustria e le Organizzazioni Sindacali di settore, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal, hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti dei settori dell’industria chimica, chimica-farmaceutica, farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL, per il periodo 2022-2025. Ancora una volta in anticipo sulla scadenza del contratto.
Al centro del rinnovo un adeguamento economico e alcune disposizioni normative con l’obiettivo di garantire maggiore produttività, flessibilità e competenze.
Parte economica
Per la parte economica, il contratto riconosce ai lavoratori, per l’intera vigenza contrattuale, un aumento del trattamento economico minimo di 204 euro, comprensivo di 32 euro di EDR (Elemento Distinto della Retribuzione) già erogato dalle imprese che sarà trasferito nei minimi. Resta inoltre confermato il modello di verifica degli scostamenti inflattivi, con il ruolo dell’EDR quale ammortizzatore.
Viene valorizzata l’aliquota mensile Fonchim delle imprese nell’EPS (Elemento Puntuale Settoriale) per il successivo rinnovo.
Parte normativa
Per quanto riguarda la parte normativa, gli interventi si sono focalizzati sull’ulteriore miglioramento della qualità delle Relazioni Industriali. In particolare, sono stati condivisi i seguenti impegni:
· nuove sezioni dell’Osservatorio Nazionale dedicate alla Trasformazione Digitale, all’Inclusione Sociale e alla Parità di Genere;
· realizzazione di un meccanismo di raccolta delle competenze specifiche, certificate, che possa favorire l’incontro tra domanda e offerta delle esigenze di settore;
· incontri periodici e sezioni tematiche dell’Osservatorio Farmaceutico;
· definizione di un meccanismo di adesione consapevole di tutti i lavoratori al Welfare contrattuale per apprezzarne i vantaggi offerti, fermo restando che l’adesione definitiva sarà affidata alla volontà del lavoratore;
· favorire la conoscenza della corretta applicazione delle scelte contrattuali, la diffusione della cultura di Relazioni Industriali e dello Sviluppo sostenibile, attraverso iniziative formative;
· prevedere un nuovo riconoscimento per la contrattazione aziendale coerente alle scelte contrattuali. Inoltre, la “Giornata nazionale Sicurezza Salute Ambiente (SSA)” diventerà “Giornata nazionale Salute, Sicurezza e Sviluppo Sostenibile”.
Sono state, inoltre, previste modifiche su: regime di reperibilità, maggiorazioni, intese temporanee modificative, investimenti sulla formazione al secondo livello e una ricognizione di tutte le disposizioni contrattuali in tema di inclusione e parità di genere.
La parte più innovativa del CCNL è rappresentata dall’introduzione di un nuovo capitolo, sperimentale per la vigenza contrattuale, nel quale sono contemplate linee guida utili ad agevolare e accompagnare il cambiamento nelle imprese per gestire gli impatti della trasformazione digitale sul Lavoro, sulle Relazioni Industriali e su Sicurezza, Salute e Ambiente.
Paolo Lamberti, Presidente Federchimica, ha dichiarato: “Questo accordo, raggiunto in una fase così critica nello scenario nazionale e internazionale, assume un significato di particolare rilevanza. In un clima di grande incertezza, forti della nostra cultura di Relazioni Industriali ispirata ai principi della partecipazione e della responsabilità sociale, abbiamo assicurato una prospettiva per il futuro delle imprese e dei lavoratori. In questo modo – e ancora una volta – la chimica, a monte di tutte le filiere produttive, potrà confermarsi motore economico per il Sistema Paese”.
Marco Colatarci, Vice Presidente Federchimica con delega alle Relazioni Industriali, ha sottolineato che “l’accordo valorizza, tra l’altro, una contrattazione di secondo livello correlata alla redditività e alla produttività e adeguata a sostenere competitività e occupazione; abbiamo dato un contributo concreto allo sviluppo del welfare contrattuale, alla responsabilità sociale, alla parità di genere, alla conciliazione vita/lavoro. Com’è nostra tradizione, abbiamo dato particolare attenzione alla sicurezza, ambito che, come certificato dall’INAIL, ci vede tra i più settori più virtuosi”.
Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria ha affermato: “il rinnovo del CCNL in tempi record è un risultato particolarmente importante in un momento così complesso per la pressione sui costi e la necessità di difendere i livelli di competitività delle imprese del farmaco. Un accordo che dimostra ancora una volta la capacità dell’industria farmaceutica di lavorare concretamente per trovare soluzioni positive per il Paese. Le buone relazioni industriali del nostro settore sono esemplari, sia a livello nazionale sia nelle aziende. La collaborazione e il dialogo continuo sono uno stimolo a migliorare le competenze e la qualità dei nostri collaboratori, che sono riconosciuti come eccellenza nel panorama europeo.”
Marcello Cattani, delegato per le Relazioni Industriali di Farmindustria, ha aggiunto: “il modello collaborativo di relazioni industriali caratteristico del nostro settore, ancora una volta, ha dimostrato con grande senso di responsabilità delle Parti, l’impegno a trovare un’intesa positiva con le OO.SS. attraverso il rinnovo del CCNL. Per cogliere le straordinarie sfide attuali e future legate all’innovazione scientifica, tecnologica e delle nuove competenze nelle Scienze della Vita.”