23 APR - “Credo che la relazione del Presidente Andrea Mandelli abbia ancora una volta reso con grande precisione l’importanza della fase che sta vivendo la professione, così come il senso del lungo lavoro svolto dalla Federazione in questi anni, che ci ha portato finalmente il farmacista italiano a un ruolo nel processo di curva e assistenza analogo a quello dei paesi nei quali la pharmaceutical care è stata da più tempo introdotta e applicata nel territorio come nell’ospedale”, dice il segretario della FOFI,
Maurizio Pace.
“Non abbiamo mancato nessuno degli obiettivi fondamentali, a cominciare da una presenza importante nella sanità digitale. La partecipazione del farmacista alla costruzione del Fascicolo sanitario elettronico attraverso il Dossier farmaceutico, ottenuto con un emendamento al Decreto Cresci Italia, mette il farmacista nelle condizioni di essere centrale nella farmacovigilanza e nel supporto all’aderenza terapeutica in misura anche superiore ad altre esperienze internazionali, a tutto vantaggio della salute del cittadino ma anche della sinergia con le altre professioni”.