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Assistenza domiciliare integrata. Ministero: “Tra il 2019 e il 2023 assistiti incrementati di 530 mila unità”
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fornito il dato durante il Question time alla Camera: “L’obiettivo intermedio di rilevanza nazionale ed il superamento dell'8 per cento di assistiti over 65 è stato raggiunto”.
17 LUG -

“Mi preme evidenziare che, dall'estrazione dei dati riferiti all'anno 2023, aggiornata al 15 marzo 2024, risultano 529.761 nuovi assistiti incrementali in assistenza domiciliare rispetto alla `baseline´ del 2019. Ne consegue, dunque, che l'obiettivo intermedio di rilevanza nazionale `T1 2024´ ed il superamento dell'8% di assistiti over 65 in assistenza domiciliare è stato raggiunto”. È quanto ha evidenziato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo al Question time alla Camera ad un’interrogazione di Fratelli d’Italia.

“L'Assistenza domiciliare integrata (Adi) - ha voluto rimarcare il ministro - rappresenta una strategia ottimale e, proprio in tale ottica, nell'ambito del Pnrr”, Piano nazionale di ripresa e resilienza, “è stato stanziato il sub-investimento M6C1.1.2.1, che in seno agli interventi finalizzati a promuovere la `Casa come primo luogo di cura´ prevede l'erogazione dell'assistenza domiciliare”. Questa linea di investimento “si pone l'obiettivo di aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a poter prendere in carico, entro il 30 giugno 2026, almeno il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni. A seguito del processo di rimodulazione complessiva del Pnrr positivamente concluso, le risorse destinate alla predetta linea di investimento sono state integrate da 2,72 miliardi a oltre 2,97 miliardi, con il conseguente incremento di 42mila assistiti in regime Adi, rispetto agli 800mila inizialmente previsti”.

“Da ultimo - ha concluso Schillaci - desidero segnalare il recentissimo insediamento, in data 2 luglio, del Tavolo di lavoro Assistenza domiciliare condiviso con Regioni e Province autonome, coordinato dal ministero della Salute e dall'Agenas, con l'obiettivo di consentire il monitoraggio in itinere dell'investimento, con cadenza trimestrale, anche allo scopo di promuovere l'attivazione tempestiva di azioni di affiancamento in favore dei soggetti attuatori per i quali si possano rilevare potenziali scostamenti dagli obiettivi intermedi e finali, nonché per condividere le best practice rilevate nel territorio”.

La risposta integrale del Ministro.

Ringrazio gli onorevoli interroganti, che mi consentono di illustrare una delle più importanti sfide che il nostro sistema sanitario deve affrontare per garantire l'invecchiamento attivo e in salute, al quale abbiamo riservato particolare attenzione nell'ambito del recente G7 Salute. Difatti, in considerazione della grande rilevanza della materia sia a livello internazionale che nazionale abbiamo individuato, tra le priorità della Presidenza di turno del G7, la prevenzione lungo tutto l'arco della vita per un invecchiamento sano e attivo, focalizzata sull'importanza delle strategie di prevenzione. Nei giorni 11 e 12 luglio scorso, come Presidenza italiana del G7, abbiamo organizzato, nella città di Genova, un evento tecnico sull'invecchiamento sano e attivo, attraverso la prevenzione lungo tutto il corso della vita e l'innovazione, frutto del lavoro condotto in questi mesi su questa materia. Un focus particolare è stato posto sull'importanza di limitare l'impatto della disabilità e di investire in soluzioni innovative, quali telemedicina, intelligenza artificiale e medicina rigenerativa. Inoltre, l'innovazione in ambito biomedico consentirà diagnosi più accurate e trattamenti più efficaci per molte malattie cronico-degenerative, e costituirà un supporto per gli operatori sanitari per effettuare diagnosi rapide e identificare cure personalizzate.

Ciò premesso, non posso che confermare che l'assistenza domiciliare integrata rappresenta una strategia ottimale.

Proprio in tale ottica, nell'ambito del PNRR, è stato stanziato il sub-investimento M6C1-1.2.1 che, in seno agli interventi finalizzati a promuovere la casa come primo luogo di cura, prevede l'erogazione dell'assistenza domiciliare. Desidero ricordare, nello specifico, che questa linea di investimento si pone l'obiettivo di aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare, fino a poter prendere in carico almeno il 10 per cento della popolazione di età superiore ai 65 anni entro il 30 giugno del 2026.

A seguito del processo di rimodulazione complessiva del PNRR, positivamente concluso, le risorse destinate alla predetta linea di investimento sono state integrate da 2.720 milioni di euro a 2.970 milioni, con il conseguente incremento di 42.000 assistiti in regime di assistenza domiciliare integrata. Alla luce di questo, con riferimento allo stato di avanzamento dell'attuazione degli investimenti in parola, faccio presente che, in data 29 aprile 2022, è stato adottato il decreto ministeriale di approvazione delle linee guida per il modello digitale dell'assistenza domiciliare, con il decreto ministeriale del 23 gennaio 2023 ho provveduto, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze, alla ripartizione delle risorse e degli obiettivi intermedi e finali alle regioni e province autonome per l'investimento casa come primo luogo di cura del PNRR. Tale decreto è stato, in seguito, modificato il 24 novembre del 2023.

Con il decreto ministeriale 7 agosto 2023, ho provveduto a modificare il decreto del 17 dicembre 2008, recante “Istituzione del sistema informativo per il monitoraggio dell'assistenza domiciliare”, onde garantire il corretto inserimento dei dati all'interno dei tracciati del sistema informativo sanitario per l'assistenza domiciliare, il SIAD. Desidero evidenziare, al riguardo, che le ricorsi addizionali di 250 milioni assegnate saranno ripartite ai soggetti attuatori tramite successivo decreto, attualmente in corso di elaborazione, anche al fine di allocare a livello nazionale gli ulteriori 42.000 assistiti in ADI.

Mi preme evidenziare che, dall'estrazione dei dati riferiti all'anno 2023 dal flusso SIAD, aggiornato al 15 marzo scorso, risultano presenti 529.761 nuovi assistiti incrementati in assistenza domiciliare, rispetto al baseline nel 2019. Ne consegue, dunque, che l'obiettivo intermedio di rilevanza nazionale ed il superamento dell'8 per cento di assistiti over 65 è stato raggiunto.

Da ultimo, segnalo il recentissimo insediamento, il 2 luglio scorso, del tavolo di lavoro assistenza domiciliare, condiviso con regioni e province autonome, coordinato dal Ministero della Salute e dall'Agenas, con l'obiettivo di consentire il monitoraggio in itinere dell'investimento con cadenza trimestrale, tramite i dati rilevati dal SIAD, anche allo scopo di promuovere l'attivazione tempestiva di azioni di affiancamento in favore di soggetti attuatori, per i quali si possono rilevare i potenziali scostamenti dagli obiettivi intermedi e finali e anche per condividere le best practices rilevate nel territorio, grazie.

La replica di Luciano Ciocchetti (FDI). Ministro, siamo assolutamente soddisfatti della sua risposta al question time su un tema particolarmente rilevante, che è quello del potenziamento dell'assistenza domiciliare per i soggetti ultrasessantacinquenni. L'obiettivo, posto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nella Missione 6, di raggiungere, entro il 2026, il 10 per cento della popolazione ultrasessantacinquenne - ricordo che sono 14 milioni di italiani - e quindi poter raggiungere 1.400.000 in tutto il Paese con anche un intervento che sia serio e adeguato in tutte le regioni, in tutti i comuni, in tutte le realtà territoriali è un obiettivo, credo, strategico di questo Governo, è un obiettivo che il Ministero della Salute sta portando avanti con grande forza. Credo davvero che anche le ulteriori risorse che lei ha enunciato qui, nelle modifiche e nella revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, consentiranno di raggiungere, nel più breve tempo possibile, anche prima del 2026, questo grande obiettivo che è una delle rivoluzioni della organizzazione del Servizio sanitario nazionale, insieme al potenziamento del territorio, alla digitalizzazione, alla telemedicina, al fascicolo sanitario elettronico e a tante altre novità che questa amministrazione nazionale sta portando avanti in un concordato-azione con i governi regionali e con tutte le realtà che si occupano della gestione della sanità.

Noi lo dobbiamo ai nostri anziani e lo dobbiamo alla nostra popolazione, perché abbiamo assolutamente bisogno di migliorare e qualificare l'assistenza sociosanitaria alle nostre popolazioni, grazie

17 luglio 2024
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