Via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al decreto con la proroga al 1° gennaio 2025 per l’entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario per specialistica ambulatoriale e protesica.
Dopo le numerose proteste, soprattutto dei laboratori e delle associazioni private per la riduzione delle tariffe, i nuovi Lea, ovvero le nuove prestazioni introdotte nel 2017 non saranno quindi ancora disponibili per tutti i cittadini italiani. A loro, infatti, sono legati i nuovi tariffari su cui, come annunciato anche dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci occorrerà a questo punto di nuovo metter mano. Le nuove tariffe dopo 7 anni di gestazione furono varate l’aprile dell’anno scorso e dovevano entrare in vigore il 1° gennaio 2024 per la specialistica (poi prorogata al 1° aprile 2024) e il 1 aprile 2024 per la protesica.
La proroga, si legge nel testo già anticipato, si è resa necessaria “a fronte dell’espressa richiesta di un cospicuo numero di Regioni di prorogare l’entrata in vigore delle tariffe di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica al 1° gennaio 2025 e della correlata disponibilità delle restanti Regioni al riguardo”. L’obiettivo sarà quindi quello “di valutare una più ampia revisione delle medesime tariffe, assicurando nel contempo una graduale transizione al nuovo tariffario”.
Ora dunque la sfida sarà quella di trovare nuove risorse per rivedere al rialzo le tariffe.