“Onestamente sono trasecolato alla notizia. In questo anno lo ho incontrato spesso, anche se non nell'ultimo mese. Era il presidente, ha collaborato a ridisegnare l'agenzia. Non so come mai ha lasciato, ci teneva all'incarico. Comunque, rispetto il volere di tutti”. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci torna in un'intervista a Repubblica sulle polemiche dimissioni del presidente dell’Agenzia del farmaco Giorgio Palù dopo appena due settimane dalla nomina.
Il Ministro poi replica anche ad una delle critiche sollevate da Palù, ovvero la differenza di trattamento rispetto al presidente dell’Iss Rocco Bellantone, pensionato come lui, ma nominato per all’Istituto per tutto il mandato. “Si tratta di due enti organizzati – spiega Schillaci - in modo completamente diverso. La riforma dell'Aifa, voluta anche da Palù, dà al presidente più funzioni. Oltre alla rappresentanza legale ha anche una responsabilità gestionale. Per questo da pensionato non poteva restare più di un anno”.
Il Ministro poi non si sbilancia sul futuro. I rumors vedono sia un possibile commissariamento dell’Ente con l’ex Dg di Aifa ed Ema Guido Rasi pronto ad entrare in partita sia (ma con tempi un po’ più lunghi) la nomina a presidente di Marco Cavaleri dell’Ema su cui però ci sono alcuni dubbi dalle frange più vicine ai no vax presenti in maggioranza. Ma, di rumors si tratta, la partita è ancora tutta aperta e intanto l’Agenzia è retta da Francesco Fera (vedi Cv) come membro del Cda nominato dal Ministero della Salute.
“Di nomi oggi non ne ho – afferma Schillaci -, ero convinto che Palù sarebbe rimasto un anno. Questi giorni li prendo per riflettere e trovare una persona che voglia misurarsi con un'agenzia strategica, non solo per la sanità. L'Aifa è importantissima, tanto più adesso che l'innovazione tecnologica e farmaceutica cambia il mondo. La Commissione si metterà subito a lavorare e si potrà integrare con altri esperti”.