“La riforma del farmaco proposta dall’UE è la più importante degli ultimi 20 anni e certamente un primo passo fondamentale in un settore cruciale e complesso come quello della Sanità. Qualcuno la definisce una pietra miliare che punta a creare un quadro normativo a prova di XXI secolo con particolare attenzione ad ambiente, pandemie, carenze e accessibilità di farmaci, naturalmente con un approccio incentrato sul paziente e che contemporaneamente sostenga anche un’industria innovativa e competitiva. Altri definiscono questa riforma come una mazzata sulla nostra industria".
Lo ha detto il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini, presidente della X Commissione Salute, Lavoro pubblico e privato, Affari Sociali.
"Tutti sappiamo che l’accesso ai medicinali varia da un Paese all’altro in Europa. Alcuni Paesi - ha proseguito - devono attendere in media 4 mesi per trovare un determinato prodotto nella farmacia più vicina, mentre altri devono aspettare più di 2 anni. Sta inoltre aumentando la preoccupazione per le possibili carenze di farmaci dagli antibiotici agli antidolorifici e a volte farmaci salvavita. Proprio alla luce di tutte queste difficoltà e non solo, ritengo che debbano essere sviluppate, e dove già attivate, consolidate, iniziative che possano integrare e migliorare tali carenze con soluzioni a lungo termine basate sulla collaborazione e il dialogo tra tutte le parti interessate, prima fra tutto la Commissione UE.
Lo scorso dicembre il Parlamento ha approvato due Risoluzioni con valutazione critica ma nel complesso favorevole e proprio per illustrare e chiarire la posizione del Governo ho proposto una tavola rotonda con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Senatore Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), la dott.ssa Sandra Gallina (Direttore generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione Europea) il Ministro delle Politiche Europee Raffaele Fitto e non solo. Perché l’Italia oggi è prima per fatturato nella produzione di farmaci”, ha concluso Zaffini.